L’anno di grazia 2019 celebra il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, sommo genio del Rinascimento e gloria italica. Tra le numerose mostre e eventi che lo commemorano, si segnala la mostra presso il Liceo Artistico “Boccioni” di Milano, il cui Dirigente è Renato Rovetta, che grazie alla rete Ares, finalizzata alla promozione della realtà aumentata e virtuale nelle pratiche didattiche, ha visto la luce nell’Aula “Boccioni”. La mostra, inauguratasi il 19 Dicembre, dal titolo “Leonardo 4.0 – il codice atlantico in realtà aumentata”, vede come “Deus ex machina”, nonché coordinatrice, Anna Strada, diplomata in Pittura presso l’Accademia di Brera e docente di Laboratorio Audiovisivo Multimediale. Il progetto, avviato all’interno dell’alternanza scuola/lavoro, con la classe V^I, nell’arco di un biennio, ha poco per volta preso corpo in una sintesi così felice, da concretizzarsi in quest’esposizione di forte impatto e seria rilevanza culturale.

Anna Strada me ne delucida l’iter “è un percorso partito dall’idea di lavorare sui disegni del sommo Leonardo, aggiungendo a questi elementi, un altro di realtà esterno, realizzando in 2D le animazioni dei disegni medesimi, con la sola eccezione di quello della navicella volante, che è in 3D. Leonardo, creatore di macchine meravigliose, avrebbe apprezzato l’idea di vederli in funzione, perché quest’ideazione, consente di facilitare ed aumentare la comprensione del visitatore.
Il sottotitolo “codice atlantico in realtà aumentata”, si ispira all’industria 4.0, innovazione e automazione all’interno dell’industria, e mette lo spettatore in un’ottica multimediale e contemporanea. Si scardina la lettura tradizionale di un’opera, e ci s’immette in una realtà virtuale, grazie anche all’ausilio di un visore. Ripensando alle opere vinciane, si è ragionato di creare un’ideale prosecuzione della sua arte rinascimentale, fino al mondo contemporaneo, in un ideale abbraccio che aggiunge anima e calore ai disegni, attrezzandoli con il supporto di nuove tecnologie, restando però ancorati e lavorando nell’ottica leonardesca: smontare i meccanismi, addentrandosi nelle leggi fisiche insite in essi.”

Un’esperienza corale, in cui occorre citare le sinergie con altri docenti: Lorenzo Pietrogrande, docente di Disciplina Audiovisivo Multimediale, alter ego della Strada nel processo di ideazione e concretizzazione del lavoro, Francesca Gladi, docente di Fisica, che ha aiutato i ragazzi per comprendere a fondo le leggi fisiche, basamento del costrutto vinciano, Roberta Ciceri, docente di Lettere, che ha raccontato il Leonardo umanista, Giuliana Massari, docente di Storia dell’Arte, che ha fatto da supervisore alle schede elaborate dagli studenti. Si segnala il supporto dell’architetto Pierangela Rinaldi, che con la 3^D di “Design”, è stata ospitata all’interno della mostra “ho lavorato con la mia classe facendo costruire con cartoncino e legno, 13 poliedri, vacui e pieni, selezionati dai 60 disegni che Leonardo realizza su commissione per Luca Pacioli per il suo trattato “De divina proportione”. Sono elementi che si integrano con armonia in questo contesto, aggiungendo spessore a spessore.”

Un’esperienza singolare e positiva, in cui docenti e studenti hanno sperimentato nuove tecnologie, in un crescendo di positiva creatività, che ha fatto alzare l’asticella del traguardo, immettendo nuove sfide, non arrendendosi di fronte alle difficoltà, credendo che se si lavora sull’aspetto umano, si vince. La coesione del gruppo classe, che ha con serenità accettato di pubblicare tra i tanti, il catalogo del compagno Simone Pastori, è la prova di un sentimento di orgoglio condiviso.
Non si può non citare il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano, che ha collaborato al progetto, nella persona del dott. Claudio Giorgione, curatore del Dipartimento “Leonardo Arte & Scienza”, instancabile guida nella fase di documentazione e studio dei disegni, e Davide Zannetti, senior creative designer della “Walt Disney Company Italy”, prezioso per l’interpretazione dell’animazione bidimensionale e tridimensionale.

A nome della classe, Luca Tribuzi e Simone Pastore testimoniano “c’è da essere fieri, perché questo viaggio nella scienza, ha insegnato a lavorare in gruppo senza competitività, ma uniti nello stesso intento. Ha fatto crescere tutti noi, aprendo gli orizzonti su altre strade multimediali, operando su più fronti, come quelli della bidimensionalità e della tridimensionalità. Il plauso che più ci rende felici è che i professionisti che si sono spesi per noi, hanno affermato che la nostra serietà ed impegno, hanno fatto dimenticare di essere in un progetto di alternanza scuola/lavoro, ma accanto a veri e propri lavoratori!”


Non resta che visitare la “Leonardo.4 – Il codice atlantico in realtà aumentata”: “Il Liceo Artistico Boccioni di Milano val bene una mostra!”
