Marco Lodola, l’artista pavese delle sculture luminose, arriva in una chiesa ortodossa pugliese. In Puglia si è infatti aperta Space of Humanity, la bipersonale del celebrato creativo con l’artista pugliese Vincenzo Mascoli. La mostra si trova nella chiesa di San Nicola a Locorotondo, in provincia di Bari e mette a confronto nel piccolo splendore artistico nel centro storico le opere degli artisti contemporanei e il loro contenitore, trasformando la location in un luogo ideale per l’umanità.
La mostra è patrocinata dal Comune di Locorotondo (parte del Locus Festival 2017) e viene presentata così dal sindaco Tommaso Scatigna: “Locorotondo si veste di arte e lo fa attraverso due autentici testimoni del nostro tempo. Ed è così che la chiesetta di San Nicola, incastonata fra il bianco delle calce delle nostre cummerse, diventa il palcoscenico in cui al linguaggio pop fatto di scatole luminose e colore di Marco Lodola si contrappongono gli strappi e i volti del quotidiano raccontati da Vincenzo Mascoli. ”. L’assessore alla Cultura Ermelinda Prete: “Parlare il linguaggio dell’arte contemporanea significa scoprire la quotidianità che si cela tra forme, spazi e colori, vuol dire essere pronti a divenire un ricettacolo di emozioni, essere predisposti a confrontarsi con i colori della propria anima. Ed è proprio in questa direzione che Vincenzo Mascoli e Marco Lodola ci accompagnano, impregnando le loro opere di colori e veicolando emozioni.”
Per Vittorio Sgarbi che ha curato il testo critico: “Sigle, icone, loghi che giungono ad abitare nell’inconscio e a convivere con quegli stessi miti dai quali provenivano, confondendosi con essi in un continuo meccanismo di specchi riflettenti. Galleggiare, stare in superficie senza essere superficiali, ecco il grande azzardo dell’arte di Lodola; perchè il piacere è qualcosa di rapido e di evanescente, esiste solo se non si va a scavare nelle nostre complicazioni, nelle nostre intricate psicologie, nelle nostre eterne insoddisfazioni.”, per Mascoli : “Cosa siamo diventati, rispetto al grande flusso oggi dilagante? E’ questa, credo, la domanda di fondo che si pone Mascoli e su cui ci invita a riflettere, riconoscendo all’arte, la sua arte, una prerogativa speciale, la capacità di bloccare ciò che di per sè tenderebbe a essere un panta rei in continuo movimento e a lasciare segni sempre più labili nella nostra coscienza, individuale e collettiva.”
Dal 9 Luglio al 20 Agosto 2017, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 , dalle 16.00 alle 24.00.