Jain è la nuova stella del pop francese. A 24 anni imperversa in radio dall’Italia alla Polonia con Come, che tutto sembra fuorché pop d’oltralpe. È francese nella raffinatezza, ma ha le sonorità ben salde nel soul. Jain infatti ci ha colpito per essere un ponte perfetto tra Africa e Occidente. “Ho vissuto per anni in Congo – ci ha detto alla presentazione del disco Zanaka (in malgascio, Madagascar, significa Bambino) a Milano – e quelle influenze si sono riflettute nella mia musica”. Si sente che è cresciuta col mito di Myriam Makeba e con gli ascolti di Ella Fitzgerald. E il French Touch la sfiora solamente: “Certo, perché ho saputo cos’era solo quando a 18 anni sono tornata a Parigi e ho scoperto che l’elettronica era diventato un fenomeno”.
Ma è l’immagine di Jain che ci ha colpito. La copertina del suo album è stata creata da un dream team di creativi. Il duo Paul Et Martin ha inventato una Jain dalle tante sfaccettature, con gli arti che le roteano intorno “perché volevo che le foto si adattassero alle mille sfaccettature della mia musica”. Jain, che ha studiato grafica a scuola, è impegnata a costruirsi un universo credibile attorno. Il duo creativo l’anno scorso ha lavorato a Intoxicated di Martin Solveig e nel 2012 a una fortunata campagna video per Le coq sportif. Per disegnare il set che costituisce l’ambiente visivo del disco, ha chiamato Eli Serres, che ha assistito gli allestimenti per Elle, Numéro, L’Officiel, Another e Fucking Young. Trucco e parrucco a cura di Melissa Biard, la truccatrice delle campagne del brand parigino Pantheone.
Eppure, Jain dice di non essere stata mai appassionata di moda quanto di musica: “Quando vivevo in Africa vedevo questi Sapeurs che si vestono in maniera esagerata per strada e si fanno ammirare dalle ragazze. E sinceramente mi divertivano, ma io ascoltavo più musica che sognare di stare a Parigi o Milano”.
Per farvi un’idea dello stile di Jain, guardate il video di Come.