Per essere inseriti nell’elenco delle invenzioni umane tutelate dall’Unesco bisogna aver cambiato in qualche modo il mondo. Lo ha fatto di sicuro la pizza napoletana, antenata delle pizze dai mille gusti che si trovano sulle tavole di tutto il mondo e in mille forge. E lo ha fatto indiscutibilmente anche la baguette francese, il pane affusolato che agl inizi del 1900 divenne uno dei simboli di Parigi e dell’alimentazione francese. Tra le due guerre divenne popolarissimo in tutta la Francia, tanto che nel 1954 il romanziere americano John Steinmbeck lo descriveva nel celeberrimo “Un americano a Parigi”.
E con il prodotto eccezionale che appartiene al patrimonio culutrale francese, si schiera Dominique Anract, presiedente della confederazione nazionale dei panettieri e pasticcieri d’oltralpe. Che un risultato già l’hanno avuto, visto che lo sfilatino già fa parte del Patrimonio culturale immateriale custodito nell’inventario nazionale francese, visto che il savoir-faire artigianale e !”la cultura della baguette” è già tutelata al suo interno. Ed è simbolo anche di un’economia florida: 11 miliardi di euro di fatturato, riguarda 32mila imprese e dà lavoro a 180mila persone.
Livelli di protezionismo della cultura autoctona che noi in Italia ci sogniamo, visto che non esiste nulla che protegga ufficialmente sul suolo italico, né la pasta né la pizza.
In Francia, il mese prossimo ritorna in grande stile una manifestazione nazionale dedicata al pane. Ogni anno, intorno al 16 maggio – Saint-Honoré Day, patrono dei panificatori – la Festa del pane, organizzata dalla Confederazione nazionale della panificazione e della pasticceria francese, è in pieno svolgimento, in tutta la Francia. Si svolgerà quest’anno dal 13 al 19 maggio.
Per questa 24esima edizione, i fornai e il loro know-how saranno onorati! Organizzeranno eventi all’aperto attorno a questo tema e / o propongono animazioni nel loro negozio.
Questa è un’opportunità per il pubblico di scoprire le basi della cottura e i segreti della fabbricazione dei prodotti.
PANE, UN CIBO EMBLEMATICO IN FRANCIA Ogni giorno 12 milioni di francesi spingono la porta di una panetteria. Nonostante una fornitura alimentare pletorica, il 98% dei francesi continua a mangiare il pane regolarmente e ogni anno oltre 6 miliardi di baguette escono dai forni!
Sia in città che nelle zone rurali, la panetteria intreccia legami sociali e percorre la vita dei francesi. A loro piace incontrarsi lì per parlare della vita del villaggio, del distretto, … Nel piacere di mangiare il pane, si aggiunge il piacere di scambiare e condividere, in tutta convivialità. Questo è probabilmente il motivo per cui, all’estero, il pane e, soprattutto la baguette, rimane uno dei principali simboli della Francia.
E se l’alimentazione deve essere patrimonio di tutti, che lo sia anche codificata e determinata per filo e per segno quella della baguette. Che c’è da dire, ha emuli antichissimi in tanti posti del mondo: Macron si dovrà rassegnare a trovarne un aspetto unico e irriproducibile tanto da farle guadagnare il titolo di “patrimonio dell’umanità” da proteggere.