“La civiltà dell’acqua in Lombardia” è un progetto che propone l’iscrizione del patrimonio di rogge, navigli e canali della Lombardia come patrimonio Unesco. Ha già prodotto tre libri fotografici (uno del celebre fotografo Gabriele Basilico) ed è uno dei principali motivi di promozione della regione lombarda.
Il complesso delle opere di bonifica costituisce un patrimonio che è opportuno tutelare e valorizzare. Per questo, ANBI Lombardia e i Consorzi di bonifica lombardi, in stretta collaborazione con Regione Lombardia, promuovono il progetto “La civiltà dell’acqua in Lombardia” per inserire i maggiori e più significativi manufatti idraulici e irrigui nella lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’Umanità dell’UNESCO.
Il complesso network di musei, canali e scenari naturali con significativi manufatti idraulici e irrigui mira a essere inserito nella lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’Umanità perché presenta unicità ed eccezionalità del territorio lombardo.
Nel video in alto, i siti proposti e la loro multifunzionalità, insieme a quei fattori che hanno concorso a costituirli (la molteplicità di fiumi e laghi, le marcite, i fontanili, le oasi naturalistiche), e le loro interconnessioni.
La proposta ad UNESCO di beni eccezionali è in virtù delle funzioni plurime svolte: difesa del suolo, risanamento e salubrità del territorio, irrigazione, valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, trasporto, sport e ricreazione, conservazione della memoria storica, promozione della conoscenza del territorio.
Allo studio anche il collegamento tra siti, musei e eco-ambienti della bonifica e la salvaguardia degli ambienti naturali e delle aree contermini ai siti proposti, assieme alla creazione e la valorizzazione di percorsi ciclo-pedonali e di strutture per la fruizione turistico-ricreativa e culturale dei beni e dei siti proposti.