6 Dicembre 2020

La prima alla Scala, un 7 dicembre diverso

Un pool di stilisti a vestire i protagonisti di “A riveder le stelle” in diretta mondiale in tv, radio e sul web.

6 Dicembre 2020

La prima alla Scala, un 7 dicembre diverso

Un pool di stilisti a vestire i protagonisti di “A riveder le stelle” in diretta mondiale in tv, radio e sul web.

6 Dicembre 2020

La prima alla Scala, un 7 dicembre diverso

Un pool di stilisti a vestire i protagonisti di “A riveder le stelle” in diretta mondiale in tv, radio e sul web.

Grazie alla collaborazione tra il Teatro alla Scala di Milano e la Camera Nazionale della Moda Italiana le star della serata “A riveder le stelle” , in programma il 7 dicembre 2020, saranno vestite da Armani, Dolce&Gabbana, Valentino, Curiel, Gianluca Capannolo e Marco De Vincenzo. “A riveder le stelle” è la serata di musica e danza con cui il Teatro alla Scala, nonostante la chiusura dei teatri e il perdurare dell’emergenza sanitaria, conferma il suo Sant’Ambrogio.

Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Davide Dileo, Erik Satie e Giuseppe Verdi.

Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.   

Dall’esordio come voce solista nel coro della Cappella Sistina ai ruoli principali di tenore nei più prestigiosi teatri del mondo, la carriera di Vittorio Grigòlo è una storia di talento, passione e dedizione. Il concerto verrà trasmesso su Rai 1, condotto da Milly Carlucci, a cui si affiancherà per la prima volta Bruno Vespa.

Tra i tenori presenti, Vittorio Grigòlo condividerà il palco con altri artisti che hanno collaborato in passato con il Teatro alla Scala. Ci saranno 25 star del canto dirette da Riccardo Chailly. La drammaturgia dello spettacolo pensato da Davide Livermore con la collaborazione di Paolo Gep Cucco, Andrea Porcheddu, Alfonso Antoniozzi, Gianluca Falaschi e Chiara Osella. Le arie e i momenti di danza saranno inserite, oltre che in blocchi dedicati ad alcune grandi opere, in snodi tematici e collegate dalla lettura di testi affidata a nomi, alcuni notissimi e altri emergenti, del teatro e del cinema italiani. Un’operazione culturale che è anche un modo per sentire vicini tutti i settori del mondo dello spettacolo che condividono questo momento drammatico, tra le limitazioni dell’oggi e le incertezze del domani.

Tra i numerosi interventi, a Massimo Popolizio, protagonista indiscusso del teatro italiano a partire dalle storiche collaborazioni con Ronconi al Piccolo Teatro, è affidata tra l’altro una riflessione su vita e teatro di Ingmar Bergman. Caterina Murino, attiva al cinema come in teatro e in televisione, legge i versi di “Fragile” di Sting mentre Laura Marinoni, altro volto carismatico del Piccolo, è Fedra ma recita anche versi di Eugenio Montale, a sottolineare la familiarità tra opera, poesia e letteratura (tema cui è dedicata anche la prima parte della mostra Va’ pensiero curata da Pier Luigi Pizzi al Museo Teatrale). Altro intervento poetico, con Cesare Pavese, è affidato a Sax Nicosia, versatile attore presente in molte produzioni di Livermore. Giancarlo Judica Cordiglia, che in teatro ha lavorato spesso con Luca Ronconi e al cinema con Carlo Lizzani, Dario Argento, Marco Bellocchio, legge una lettera di Verdi su Shakespeare, e le voci emergenti di Maria Chiara Centorami, Alessandro Lussiana e Marouane Zotti ricordano le parole di Rudolf Nureyev sulla danza. La serata è aperta dal volto di Linda Gennari nella parte della Musa, accolta in teatro da Maria Grazia Solano. Unica non professionista della recitazione è Michela Murgia, che introduce con un suo testo la parte dello spettacolo dedicata alle eroine dell’opera.

Da sinistra, nelle foto di Brescia e Amisano: Roberto Alagna, Piotr Beczala, prove alla Scala.
Riccardo Chailly e Lisette Oropesa nelle prove per la prima della Scala 2020.

LA MODA – Il binomio Scala-Moda si conferma e si rinnova in occasione della serata “A riveder le stelle” che sarà trasmessa da RaiCultura su Rai 1, Radio 3 e Raiplay lunedì 7 dicembre a partire dalle ore 17. Grazie infatti alla consolidata collaborazione tra il Teatro e la Camera Nazionale della Moda Italiana, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno le stelle dell’opera che da tutto il mondo stanno confluendo a Milano per unirsi all’Orchestra e al Coro scaligeri diretti da Riccardo Chailly e al Balletto nello spettacolo ideato da Davide Livermore al suo terzo 7 dicembre. Al costumista Gianluca Falaschi, al terzo Sant’Ambrogio, il compito di integrare nello spettacolo le creazioni degli stilisti, aggiungendo costumi di scena per mimi e comparse.

Giorgio Armani ha vestito con due abiti diversi il mezzosoprano francese Marianne Crebassa, interprete della Habanera da Carmen di Georges Bizet e del finale del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, quindi il soprano lettone Kristine Opolais che canterà “Tu, piccolo iddio” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Vestirà Armani anche il soprano americano Lisette Oropesa, che avrebbe dovuto essere protagonista della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti prevista per inaugurare la Stagione, di cui canterà comunque l’aria del primo atto “Regnava nel silenzio”. Anche i primi ballerini Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo, che durante le esibizioni indosseranno costumi di scena, vestiranno abiti Armani per la serata.

Dolce&Gabbana,che da anni collaborano con il nostro Teatro,hanno vestito cinque soprano: le italiane Eleonora Buratto, interprete di “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e Rosa Feola che veste i panni di Norina nell’Elisir d’amore di Donizetti con l’aria “So anch’io la virtù magica”; Sonya Yoncheva, nata in Bulgaria, che canterà “La mamma morta” da Andrea Chénier di Umberto Giordano; la polacca Aleksandra Kurzak con l’aria “Signore, ascolta” da Turandot di Puccini e la lettone Marina Rebeka, che presenta “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly di Puccini.

Valentino ha vestito il mezzosoprano lettone Elīna Garanča, interprete dell’aria della principessa Eboli “O don fatale” da Don Carlo di Verdi.  

Anche le attrici impegnate nello spettacolo indosseranno abiti degli stilisti: Maria Chiara Centorami alternerà Marco De Vincenzo e Curiel, la “Musa” Linda Gennari avrà un abito Dolce&Gabbana, Laura Marinoni cambierà Curiel e Gianluca Capannolo, Michela Murgia indosserà un abito di Valentino, Caterina Murino alternerà tre capi di Dolce&Gabbana.

Gli smoking di Davide Livermore e Massimo Popolizio sono di Dolce&Gabbana.

Tra i capi provenienti invece dalla collezione di costumi scaligeri spicca una cappa disegnata da Pier Luigi Pizzi che sarà indossata dal soprano Camilla Nylund, interprete con il tenore Andreas Schager del duetto “Winterstürme wichen dem Wonnemond” da Die Walküre di Richard Wagner. I costumi del balletto Lo schiaccianoci sono quelli storici di Nicholas Georgiadis, quelli di Verdi Suite vengono dalla fantasia di Luisa Spinatelli, mentre Gianluca Falaschi ha ripreso suoi costumi da Tosca e Don Pasquale.

Roberto Bolle in diretta stasera al programma di Fabio Fazio “Che Tempo Che Fa” (www.raiplay.it).

Roberto Bolle, etoile del Teatro alla Scala, alla RAI TV ha dichiarato: “‘A riveder le stelle’ di domani alla Scala è un evento molto importante, molto significativo in questo momento per la cultura. È un messaggio che la cultura e l’arte non si devono fermare ma devono ripartire. In un momento così difficile, così duro e così buio per l’umanità bisogna ripartire dall’arte e dalla cultura. Ci può dare conforto, gioia, bellezza, è quello che veramente ci può far rinascere, è la luce in fondo al tunnel. Questa Prima è particolarmente imporante, perché la Scala è il simbolo della cultura italiana in tutto il mondo. Ci sarà una parata di stelle, tutti insieme per segnare una rinascita e una ripartenza”.

La serata diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore sarà trasmessa, a partire dalle ore 16.45, da Rai Cultura su Rai 1, Radio 3 e in streaming su Raiplay.

A partire dalle 20.30 inizierà lo streaming sulla piattaforma digitale di Arte che sarà visibile in Francia e Paesi di lingua francese e in Germania e Paesi di lingua tedesca. Dopo il live, il programma resterà disponibile per 6 mesi. Le televisioni russa (Kultura) e coreana (IL Media) trasmetteranno lo spettacolo nel corso del 2021.

La maggior parte dei Paesi si connetteranno però dalle 17.00 del 7 dicembre: attraverso il segnale dell’Eurovisione la trasmissione televisiva coinvolgerà le reti MTVA (Ungheria), RTS (Serbia), RTV (Slovenia) e Ceska Televize (Repubblica Ceca), mentre un accordo per lo streaming con medici.tv consentirà la visione in tutti gli altri Paesi, inclusi quelli nordeuropei, l’America del Nord e del Sud, Australia e Oceania. 

Attraverso Rai Radio3 poi, la serata sarà anche diffusa nel circuito Euroradio.

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