La scena, già in sè, meriterebbe una visita: qualche decina di artisti muniti di fogli e matite di vario genere, nel dehor di uno dei luoghi simbolo del recupero urbano a Milano, il Tranvai, un vecchio tram parcheggiato sul Naviglio della Martesana diventato bar. Sono gli artisti che a Firenze animano dall’anno scorso la “Scuola di Santa Rosa” dall’omonimo bar dove si ritrovano. In trasferta a NoLo, in una tersa giornata primaverile, realizzano i loro lavori e chiunque può aggregarsi.
Potere di Biennolo, la Biennale d’arte contemporanea di NoLo, quartiere a nord di piazzale Loreto a Milano, in corso fino al 26 maggio ogni giorno dalle 12 alle 20 a due passi da qui (ingresso gratuito, magazzini Cova via Popoli Uniti, 11 metro Rovereto).
Si respirava quindi aria di altri tempi quando abbiamo trovato questi creativi intenti a riconoscersi e dialogare con i cittadini questa mattina. In un tempo che sembrava sospeso, nessun cellulare in vista, qualche bibita sui tavoli, chiacchiere moderate, arte che prendeva forma prevalentemente su fogli di carta bianchi. Esperimento che diventa abitudine a Firenze, che è stato “esportato” da alcuni dei protagonisti a New York, che ha traslocato per un unico happening a Roma l’anno scorso.
Un gesto semplice, quello della pittura condivisa nello stesso spazio, voluto da artisti stessi quali Luigi Presicce e Francesco Lauretta che si incontrano ogni settimana sul Lungarno a Firenze al bar Santa Rosa. Chissà se l’esperimento verrà replicato a Milano. O meglio, chissà se qualcuno imiterà lo spirito di iniziativa di questi artisti che vivono il loro presente con una modalità che a molti sembra del passato ma che in realtà non ha età perché attiene al naturale bisogno umano di socialità. Anche nella pittura.