Ha vinto una sfida e ha creato un premio prestigioso dedicato alla memoria del grande artista napoletano Massimo Troisi. Sto parlando di Massimiliano Cavaleri, un giovane under ‘40 messinese, giornalista, occhio rivolto al mondo dello spettacolo, intraprendenza al punto giusto, un vulcano di idee. Se lo abbinate a un evento che in sette anni è cresciuto in modo esponenziale, eccovi servito l’identikit del fondatore e direttore artistico del “Mare Festival Salina” che quest’anno ha richiamato tantissime celebrità in Sicilia.
Come nasce l’idea di “Mare Festival Salina – Premio Massimo Troisi”?
Innanzitutto dal mio amore per le Eolie e per l’isola di Salina, che da organizzatore di eventi, oltre che giornalista, mi sembra un perfetto luogo deputato a un festival. Poi dalla considerazione, geniale nella sua semplicità, che se Massimo Troisi, mancato nel giugno 1994, era stato celebrato, non così era accaduto per i luoghi del suo ultimo film simbolo, “Il postino”, uscito nel settembre dello stesso anno.
La definizione più divertente di te chi l’ha data?
Non perché risale a quest’ultima edizione, ma è quella di Anna Galiena che mentre l’intervistavo, mi ha definito, tra l’ilarità del pubblico, il direttore artistico “bambino”: per la cronaca sono del 1985!
Non ha tutti i torti: alla prima edizione avevi 25 anni appena.
Ricordo tutto in modo nitido come fosse ora. Convoco i sindaci di Salina a nome dell’ “Associazione Prima Sicilia”, che mi vede presidente, con la giornalista Patrizia Casale vicepresidente. I fondi, inutile sottolinearlo, scarseggiano e esordiamo donando a Marina di Salina la scultura commemorativa in resina, tipica materia eoliana, del film “Il postino” e il palo con la via dedicata a Troisi, e istituiamo il premio a suo nome.
Il ricordo più toccante tra tutte queste edizioni?
La presenza dell’attore Enzo Decaro, che con Troisi divideva arte e amicizia fraterna. Era titubante e combattuto a partecipare, temendo di non reggere l’impatto emotivo. I suoi timori erano fondati: iniziò a piangere a dirotto sul palco, con il pubblico ammutolito in un affettuoso abbraccio, recitando le poesie di Massimo in maniera superlativa. Non è stato semplice riprendere le fila dell’evento, ma quell’attimo vale tutta l’avventura per l’intensità lasciata.
A Salina sono arrivati in tanti.
È una manifestazione fatta con il cuore, e questo arriva alla gente. Da noi sono passati Matt Dillon, i nostri Ezio Greggio, Sandra Milo, Sergio Castellitto, Serena Autieri giusto per citare i primi che mi sovvengono.
Maria Grazia Cucinotta è da sette anni madrina dell’evento.
Ormai è una sorella. Grazie al Festival alla prima edizione del 2012, ha portato sull’isola suo marito e la figlia allora tredicenne, che ha visto per la prima volta “Il postino” e i luoghi dov’è stato girato. Sono appena stato a Roma il 29 luglio al party esclusivo per i suoi 50 anni lanciato sui social con l’hashtag #mizzica50.
Il tuo Festival che è dedicato al cinema, non manca di inserire tessere musicali.
Mi piace questa commistione, perché anche se la manifestazione è squisitamente cinematografica, intersecarla con passaggi musicali, aiuta lo svolgersi delle giornate. Questa é una manifestazione di piazza nazional/popolare, e le canzoni attirano un pubblico diverso che finisce per essere catturato dalla maglia accattivante del cinema. E lo stesso dicasi per i momenti di moda, legati a piacevolissime sfilate.
Un nome che vorresti invitare l’anno prossimo.
Devi sapere che subito dopo la chiusura, già mi attivo per organizzare la nuova edizione! Ti dico di getto Carlo Verdone, artista che trovo molto attinente con la Kermesse: conosceva Troisi, e ha desiderio di arrivare a Salina. Il problema è che Carlo in genere a luglio, in concomitanza con il mio evento, è impegnato sul set. Un altro personaggio è Giuseppe Tornatore, uno dei più grandi registi del mondo, la cui sicilianità è motivo di vanto ovunque arrivi.
Ti stai prodigando per una raccolta fondi per aprire a Malfa un cinema al chiuso.
È un progetto che esiste da due anni. Sono state raccolte delle somme non ancora sufficienti. La Cucinotta si sta spendendo molto per quest’iniziativa, insieme alla sindaca di Malfa Clara Rametta. Un’isola sede di un Festival del cinema, senza un cinema è un controsenso! Averlo consentirebbe la visione dei film in un luogo deputato, ammantando il Festival di un tenore diverso. Poi per gli isolani che restano d’inverno, sarebbe uno svago sicuro ed è luogo di educazione e formazione per i giovani.
Hai creato il “Premio Silvana Romeo Cavaleri” per eternizzare il nome di mamma.
Nasce nel 2004, due anni dopo aver perso mia madre. Ho frequentato il liceo Classico “Maurolico” di Messina, ero uno studente attivissimo nel Consiglio d’Istituto e gestivo il giornale della scuola. Mi è sembrato ovvio non disperdere un amore intriso di passione giovanile. Scomparsa una madre amatissima, l’ho fermata eternamente in un luogo che mescola gioventù e cultura.
Dai delle borse di studio agli studenti meritevoli.
Ogni anno partecipano circa un centinaio di ragazzi. Permettimi di ringraziare il team dei docenti del Maurolico, tra cui la prof.ssa Tiziana Cacciola, che si prestano a esaminare e correggere i temi d’Italiano dei candidati. Diamo borse di studio legate ai corsi di preparazione per superare i test delle facoltà, a numero programmato, di taglio scientifico, oltre a buoni acquisto e viaggi. Non è molto, ma comunque un contributo alla propulsione della cultura nella città di Messina.
Sei un viaggiatore seriale: hai visitato ben 42 paesi! Qual è il più bello?
Del viaggio amo tutto: dalla fase ideativa a quella reale, in cui, è un classico, le aspettative non collimano quasi mai con i sogni! Ma la cifra del viaggio è proprio la sorpresa! Il Cile è l’ultima esperienza da globe-trotter fatta a Pasqua, scelto perché in un certo modo era legato al film “Il postino”. Il paese più bello è quello dove desideri andare e anche il luogo meno affascinante visitato, ha avuto ragione di essere visto.
L’intervista è terminata e la scrittora augura che ci sia sempre per ognuno un luogo del cuore o reale, da desiderare di scoprire.