Una magnifica esperienza internazionale a 24 anni in una realtà completamente diversa da quella italiana. La sta vivendo il campione di bodybuilding naturale Niccolò Meoni, toscano in Messico dallo scorso luglio. Tornerà in patria a dicembre e nel frattempo l’armonia e la costanza dei suoi allenamenti stanno facendo scuola in Messico. “Sono arrivato in questa città di media grandezza, Ocosingo, per sei mesi perché c’era interesse ad avere un atleta italiano. Con la pandemia è stata una situazione complessa non lo nego, ma mi sto allenando per una nuova gara che devo disputare entro la fine del mese per poi ricominciare nel 2022″.
Meoni sta lavorando nella palestra più famosa dell’area, ” Gymnasio Olympico”, diretta da Reynaldo Sanchez Blanco con il figlio Oscar Fabian. Di recente ha effettuato una trasferta a Tuxtla Gutierrez per un evento di bodybuilding, “Copa Alegria 2021” dove ha ancora una volta agguantato il primo posto. Anche nel Chapas, quindi, l’atleta toscano si è fatto conoscere grazie alle tre motivazioni del “perfetto bodybuilder” come dice lui: relazioni tra colleghi, impegno di lavoro in palestra e ottica professionale nelle gare.
Il Messico non è una destinazione nuova per Meoni: “Mio padre è stato presidente dei Lions e io stesso faccio parte in Italia di questi club. Con loro ero venuto in questo Paese per viaggi interculturali, ho acquisito conoscenze e contatti con le persone che vivono qui che mi hanno permesso di tornare. Sono venuto per essere indipendente e confrontarmi con una nuova realtà, non volevo fosse solo una permanenza di relax. Per questo ho accettato l’ingaggio del Gymnasio Olympico Club che ha 20 anni di onorata storia ricoprendo il ruolo di personal coach e istruttore in sala pesi. In pratica segui tutti quelli che vogliono programmi personalizzati e dieta ed è un modo fantastico di conoscere le aspirazioni e le condizioni degli atleti e aspiranti tali in Messico”.
C’era da aspettarselo: da quando Niccolò Meoni è arrivato in loco, c’è stato un enorme entusiasmo con tante persone nuove che si sono iscritte nella palestra perché volevano conoscerlo, molti arrivano anche da fuori città. Attraverso i social le vittorie del 2021 di Meoni hanno avuto risonanza, e questo “boost” ha permesso alla palestra di innovare e comprare nuove attrezzature. “Sono molto entusiasti qui – ci racconta il campione – e anche io sono contento di aver portato vivacità. Personalmente non sono mai stato così definito e in grande forma come questa volta. Riconosco che avendo vinto titoli in Europa, sono una presenza attrattiva e la gente vuole spendere e fare un programma di dieta con me per avvicinarsi al natural bodybuilding. La cosa più importante che sto facendo è insegnare a non giudicare superficialmente il fisico, c’è molto da imparare e capire quando si guardano i risultati altrui. Voglio riuscire a trasmettere un metodo che possa sopravvivere anche al momento in cui io tornerò in Italia”.
Caratteristiche fisiche delle persone diverse, la cucina messicana deliziosa e le tentazioni di un lifestyle molto differente da quello europeo sono caratteristiche che condizionano gli allenamenti del pubblico messicano. “Qui nel nostro sport – dice Meoni – noto molti volumi e pochi dettagli, la differenza la fa la dieta. lo stile di vita è differente, capische che la gente sia amante dei piaceri, anche della tavola. Quindi vero è che sono molto dediti all’allenamento, ma manca la mentalità perché se non si seguono molto i programmi alimentari, manca il tocco decisivo per migliorare”.
Niccolò è onesto e parla anche dei momenti difficili, di quando ha nostalgia di casa, di tutto quello che chiama “la mia radice”. Per fortuna l’impegno e l’ambizione lo sostiene: “Parlo bene lo spagnolo e la spinta a superarmi mi dà la forza. Al mattino mi alleno e dalle tre del pomeriggio fino a sera seguo gli altri. Credo molto salutare come approccio, perché concentro le forze prima per me poi per gli altri. Nel fine settimana lavoro al computer per i programmi di allenamento dei clienti.
L’ultima competizione vinta nel Chapas gli ha dato fiducia anche nel confronto con una platea internazionale: “Erano gare che richiamavano tutti gli atleti del centro-America ed erano open. Con un livello medio-alto di atleti, avevo voglia di confrontarmi col mondo del bodybuilder messicano. E ora sono contento di portare il calore e il consenso di queste persone con me”.
Per seguire l’atleta Niccolò Meoni:
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