Fa teatro e si impegna nella divulgazione delle buone pratiche sociali per i giovani. Mister Italia 2020 è il 24enne di Torre del Greco, provincia di Napoli, Giuseppe Moscarella. Il modello è uscito dal concorso che, insieme a Miss Grand Prix dello stesso patron Claudio Marastoni, è stato il primo concorso di bellezza nazionale ad eleggere i vincitori dopo le difficoltà della pandemia.
Con i casting online e il distanziamento imposto dalle regole, per Giuseppe non è sicuramente una vittoria come le altre. Ma si tratta pur sempre del suo anno e vuole mettercela tutta per concentrare le energie sui prossimi obiettivi. Sociale e recitazione sono le cose che gli interessano di più.

Dal momento della vincita estiva, Giuseppe, cosa è cambiato per te?
Sinceramente, così come non mi aspettavo di vincere, devo dire che non avrei immaginato di trovarmi al centro di un anno così insolito. Essere Mister Italia è un grande onore e vorrei che ci fosse l’attenzione giusta per un titolo che non è solo bellezza.
Che formazione hai?
Ho sostenuto una tesi in Economia e Management delle imprese internazionali all’Università di Napoli Parthenope sugli store automatizzati. Mi interessa la moda e la recitazione ma soprattutto voglio affermarmi nel mondo del cinema come attore. I miei modelli sono Sylverster Stallone e Raul Bova, e il sogno è quello di volare ad Hollywood per formarmi professionalmente negli Studios.
Attualmente frequento già un’accademia a Napoli.
Sì, l’Accademia del Teatro Cilea che ha come direttore artistico Lello Arena, grazie alla quale ho fatto parte della compagnia La fabbrica dei sogni di Sal Da Vinci. Inoltre ho avuto una piccola parte nella fiction Vivi e lascia vivere, diretta da Pappi Corsicato e con protagonista Massimo Ghini.

Che vuoi suscitare con il tuo lavoro?
Vorrei che si capisse dove porta la volontà, come si fa a direzionare gli sforzi verso obiettivi positivi. E anche pensare a corretti comportamenti sociali. In questi mesi mi sono speso per l’utilizzo della mascherina in ogni circostanza.
Che legami hai con il tuo territorio?
Sono nato e ho sempre vissuto a Torre del Greco, la città dei coralli anche se buona parte della settimana la passo a Napoli, quindi mi sento un napoletano e un vesuviano.
Cosa è successo da quando ti hanno eletto Mister Italia?
Ho un ottimo rapporto con la stampa, molti giornalisti si sono accorti di me e mi seguono. Mi sono resco conto che il cinema è un obiettivo, ma nel mio futuro vorrei ci fossero anche la tv e un ruolo da presentatore.

Cosa ti lascia questo 2020?
Senz’altro tanta sorpresa. Se pensi che era notte quasi all’inizio del lockdown, mandai una candidatura via email al concorso che ho vinto e ora sono qui a parlarne. Ho mandato un video dove sfilavo e mi presentavo. Sono andato in piena chiusura generale la scorsa primavera a Roma e mi hanno detto di andare alla tappa successiva. Quando sono finito assieme ai sei superfinalisti del web, e in 60 siamo andati alla finale ad agosto mi è sembrato davvero strano e tutto veloce. Nel frattempo continuavo a formarmi.
Cosa ricordi della premiazione a Pescara ad agosto?
C’era la presentazione di Jo Squillo e l’incoronazione di Anna Falchi. Ero ammirato dalla sua bellezza e frastornato dal risultato, così su due piedi visto che mi ha stimolato le ho recitato “Annaré” , il testo di un noto cantautore napoletano….
Gigi D’Alessio!
Certo, punto molto sulla napoletanità, sulla nostra arma vincente, la spontaneità, e questa simpatia l’ho portata con me sul palco. Spero mi aiuterà anche nelle fiction che voglio interpretare e in America, quando andrò un giorno a trovare la mia strada nel cinema.
Sei determinato. Cosa ti alimenta?
Ho molto rispetto del lavoro che voglio fare, lavorando con Pappi Corsicato ho girato una scena con Elena Sofia Ricci ed è stata come una laurea per me. Faccio provini quando si può e prendo ogni occasione per imparare.
Cosa è importante secondo te nella buona riuscita nel mondo dello spettacolo?
Sto cercando di canalizzare tutti gli obiettivi di quelli che lavorano con me nella stessa direzione. Convincere chi ti sta vicino è già un buon punto di partenza. Credo che anche un reality sia importante per la visibilità, ma bisogna stare attenti nelle scelte, dare anche una consequenzialità coerente nelle cose che si fanno.
Sei il più bello d’Italia in questo momento, cosa hai imparato dalla bellezza?
La bellezza maschile è soggettiva, si trova negli elementi distintivi. Sai, forse al concorso c’erano anche ragazzi più belli di me ma io avevo più fame degli altri. Il mio non è un volto anonimo, è un po’ inusuale. Non sono il solito ragazzotto. So che essere alto 1,88cm è un punto di forza, ma punto molto sullo sguardo, negli occhi c’è la mia forza, il corpo viene dopo.
Cosa fai per tenerti in forma?
Io mi alleno e sono fortunato perché sono stabile fisicamente. Non propendo per il bodybuilding quanto per l’allenamento stile calisthenics. Non sono un palestrato ma uno sportivo a tutto tondo, naturale, mi basta una sbarra.
Come ti racconti a chi non ti conosce?
Penso senza presunzione di avere una certa eleganza, ecco perché da piccolo mi chiamavano il conte. Vero che un po’ la vita ti cambia e anche per effetto del mondo dello spettacolo ti trovi a interfacciarti con persone diverse, e smaliziarti un po’. In questo lavoro i tempi di attesa sono importanti, specie per chi come me ha tante ambizioni. Penso che da questo concorso che ho vinto si possa con sacrificio emergere, ma conta molto il saper aspettare le proposte giuste. E non tutti sono fatti per aspettare.
Cosa auguri al concorso che ti ha fatto consocere al grande pubblico?
Spero in un messaggio univoco da condividere con Miss Italia, il corrispettivo femminile. Siamo esponenti della stessa bellezza, siamo ragazzi giovani che devono dare un messaggio sociale unitario. Non capisco perché bellezza maschile e femminile non debbano collaborare.
Le foto di questo servizio sono di Ciro Guardasole Foto Glamour. Sono tratte dal calendario di Mister Italia 2020 in edicola a dicembre 2020 con VIP. Servizio fotografico scattato a Maratea (Potenza) presso Villa a Mare Resort, Acquafredda.