Cerimonia inaugurale di Procida 2022, Capitale Italiana della Cultura, di grande impatto sull’isola campana. All’interno di un luogo dedicato alla sacralità isolana, Osvaldo Di Dio, il chitarrista di cui vi avevamo raccontato qui, ha eseguito la sua composizione Legni Paralleli davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino, il direttore di Procida 2022 Agostino Riitano. L’intensità del momento istituzionale all’interno dell’ex convento di Santa Margherita è stata degna di un grande avvio su una piccola località al centro di un grandissimo interesse, non solo nazionale. Procida 2022 prevede infatti 44 progetti culturali (di cui 34 originali), 150 eventi distribuiti in un cartellone di 300 giorni di programmazione, 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo e il coinvolgimento nei processi creativi di oltre 2000 cittadini, con la rigenerazione di 7 luoghi simbolo dell’isola.
“Da quando Procida era città finalista per diventare capitale della cultura – ci ha raccontato a caldo Osvaldo Di Dio – , ho manifestato interesse alla partecipazione e ho pensato che con piacere avrei scritto un brano per fare da inno a questa occasione“. Osvaldo ci è riuscito con una delicatezza e raffinatezza davvero peculiari che ben si adattano allo spirito della manifestazione. L’album nuovo uscito a marzo, “Separazioni”, prevede anche passaggi con chitarra acustica e quartetto d’archi uniti all’elettronica. Legni paralleli è un duetto tra chitarra e violino, con venature mediterranee, suoni evocativi e tempi onirici che ben si sposano con il carattere dell’isola.
Il direttore artistico del progetto di Procida Capitale Agostino Riitano ha così coinvolto il musicista: “Agostino mi ha annunciato che era prevista la lectio del 18enne che ha vinto i campionati di filosofia sul tema della speranza. E si voleva proseguire nella cerimonia con un momento dove il linguaggio universale come la musica, fosse solenne e interessante. Questo brano che ho individuato come inno della manifestazione è stato inserito prima del discorso del Presidente della Repubblica ed è andato in diretta su Rai Due”.
C’erano molti volti amici nella piccola platea che ha accolto Di Dio l’altra sera: con il sindaco Osvaldo ha suonato nella banda musicale dell’isola negli anni Novanta, e affianco c’erano le più alte cariche dello stato. L’outfit insolito per chi è abituato a vedere il musicista in situazioni più “indie” è stato coordinato con Antonio Colandrea, un ex ballerino del Maggio Fiorentino, che è tornato a Monte di Procida, suo paese d’origine, proprio come avvenuto per il chitarrista. “Già avevamo collaborato assieme a MAGMA un festival nel parco archeologico di Baia e abbiamo deciso di affidarci all’alta sartoria napoletana di Bencivenga”.
Tantissimo ritorno di interesse ha travolto Osvaldo Di Dio il giorno dopo l’esibizione. “Ho come l’impressione che questa esposizione apra delle strade. Ho avuto una grande occasione che si sposava bene col tipo di musica che propongo ora. Dopo la fase cantautorale, ora prediligo la chitarra acustica e un ambiente sonoro strumentale che sta avendo successo su Spotify, Da “Guitar Stories” del 2019 ai vari brani che ho pubblicato negli ultimi mesi, mi sono accorto che questo genere di nicchia a livello mondiale non è di piccola entità. Prima della Rete non avevo opportunità di farmi ascoltare. Oggi posso scrivere un brano a Procida e lo ascoltano a San Francisco immediatamente. È successa la stessa cosa all’estero con Ludovico Einaudi, strumentale anche lui. A livello mondiale c’è più interesse per questo tipo di proposte musicali”.
Di Dio racconta di Procida come di un’isola “autentica, uno degli obiettivi della manifestazione è mantenere la sua autenticità, visto che era così anche prima e adesso tutti l’hanno scoperta. Come succede a volte con gli artisti che hanno riflettori puntati addosso all’improvviso. Chi viene bisogna che rallenti, ho sperimentato io stesso tornando qui una lentezza che fa bene. In questi anni ci siamo riabituati a ritmi diversi, c’è un risveglio collettivo. Procida è un posto per poter sperimentare la genuinità nei cibi, profumi e panorami. È una dimensione diversa, ma ha fatto anche dei passi grandi in innovazione. Io sono musicista qui e sono connesso ovunque, tanto che da casa sto avviando una collaborazione con un editore di Chicago”.

L’evento di apertura di Procida 2022 è durato complessivamente sette ore e ha coinvolto la comunità isolana attraverso performance teatrali, spettacoli itineranti e installazioni artistiche, prima del citato momento istituzionale all’interno dell’ex convento di Santa Margherita.
Osvaldo Di Dio sarà coinvolto in un altro progetto previsto in scena per il 15 novembre che necessiterà di un mese di preparazione. Da un’esclamazione procidana, “Ahmì” che vuol dire “Mio Dio!, verrà costituita un’orchestra multietnica di 15 elementi, anche rifugiati, che in poche settimane prepareranno un concerto assieme.