Carol Alt ha da anni appoggiato la causa della buona alimentazione per divulgare uno stile di vita sano e felice. Entrando all’incontro del Glamour Beauty Show a Milano, i giorni dedicati al fashion e beauty al Superstudio Più, si ha quasi la sensazione di assistere a uno di quei talk motivazionali che vanno molto in America.
L’ex modella scoperta nella mitica copertina di Harper’s Bazaar nel 1979, la faccia glamour di film culto dei Vanzina (I miei primi 40 anni e Via Montenapoleone su tutti) è lì per parlare della sua esperienza con cibo e longevità.
Il fashion system presente applaude, tributa perlopiù il saluto all’icona. Alcuni sono perplessi. Ma Carol Alt ci crede e racconta la sua esperienza. Paola Maugeri, una tv celebrity italiana che del bio ha fatto una bandiera, non sta nella pelle. “Sono qui oggi, viva, grazie alla mia dieta. Anni fa mi avevano diagnosticato un cancro e non mi sono voluta operare. Ho combattuto il male con una rigorosa alimentazione naturale”. A parte questo passaggio che già in altri contesti ha provocato moltissime polemiche, Carol dall’alto della sua esperienza nel mondo dello spettacolo e della moda, può permettersi davvero di dirci “come si fa”.
È convincente dal palco, ha dimestichezza con il microfono come se fosse una life-couch, ripercorre la sua vita (che ha fatto sognare milioni di ammiratori nel mondo) e ci offre delle spiegazioni. Semplici, efficaci, a tratti banali, quasi sollevando la patina di glamour che dagli anni 80 in poi circonda la sua esistenza. Quando ancora non c’era Instagram a toglierci il gusto del mistero (e del proibito) dalla vita delle star.
“Il cibo crudo è il segreto. Siamo quello che mangiamo, e la bellezza di fuori si rispecchia in quella di dentro. Perché si è più sani se si ha consapevolezza di quello che buttiamo nello stomaco. E si è più felici”.
Bella e generosa, come dice Mariavittoria Rava, presidente Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. Carol Alt ha appena donato dalle sue tasche una somma che andrà a ricostruire un asilo nelle zone colpite dal terremoto di agosto in centro Italia. “Mi avevi detto che non lo dicevamo in pubblico”, dice la riservata star americana, in un italiano che rispolvera da quando lei in questa città regnava sovrana. La vedevano ovunque: alle feste, sui cartelloni pubblicitari. Da Versace, in tv e al cinema.
Le dico che per un momento, il destino ha voluto che lei simboleggiasse con la sua bellezza la Milano da bere. “Ce l’avevi in pugno!”, proseguo. E lei: “Bello che tu lo dica oggi, ma ho davvero troppi ricordi in questa città per poterti raccontare tutto”.
Vengono in mente due episodi legati ai Telegatti, l’Oscar dello spettacolo italiano che in quegli anni si svolgeva a Milano. Nel 1987 Carol Alt fu chiamata a presentare lo show di Canale 5 con Mike Bongiorno e Renée Simonsen, sua partner in tante avventure. La modella danese, che poi dopo qualche anno si ritirò dalle passerelle “per avere una vita più di sostanza”, lasciò all’improvviso la scena dopo 20 minuti di show. Dissidi con gli organizzatori, non voleva fare solo la valletta e Carol dovette cavarsela da sola.
Nel 1994 un altro dramma, più serio, sempre ai Telegatti. Carol Alt doveva essere premiata nella categoria Film Tv per Donna D’Onore 2, la miniserie che aveva girato da protagonista. A consegnarle il premio era stato chiamato Ayrton Senna, il pilota che morì tragicamente proprio una settimana prima del galà. I due erano legati, si seppe dopo, da una storia d’amore clandestina.
Dettagli che fanno di Carol Alt un’autentica superstar, con gioie e dolori umani, dell’era mediatica pre-internet, un volto riconosciuto a livello mondiale, un esempio per tanti fan e addetti ai lavori. Che l’hanno continuata a seguire quando in tv si è convertita ai reality, in America con The Apprentience, in Italia con Ballando Con Le Stelle del 2009. La sua trasmissione preferita? “A Healthy You, che ho condotto su Fox, su alimentazione e salute rispondendo alle domande degli spettatori dai social network”. Il legame con la comunicazione del presente, Carol, l’ha creato mostrando la sua passione di oggi. E la sua bellezza.
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