Le tenute agricole dei Principi di Porcia si trovano da otto secoli nella zona doc Friuli Grave e Lison-Pramaggiore.
Questo nobile casato risalente al Medioevo, oggi è rappresentato dal principe Guecello e dal conte Paolo, attualmente gestori dell’azienda, un’eccellenza locale che ha a cuore il benessere del territorio. Ed è grazie al modello agricolo applicato che può garantire al consumatore dei prodotti di primo livello, salubri, etici e sicuri.
L’azienda produce più di 20 tipologie di vino e 2 tipi di grappe; tra le quali possiamo trovare anche il vino dell’amicizia altrimenti chiamato Sangue di Lavaredo. Abbiamo parlato con il principe Guecello di Porcia e con l’enologo della cantina, Gianni Lunari per saperne di più.
Principe Guecello di Porcia, come si è avvicinato a questa professione?
La nostra è un’azienda familiare, la cui origine si perde nella notte dei tempi, quest’anno festeggiamo la 835esima vendemmia. Occuparmi dell’azienda agricola è stato ed è un piacere in quanto l’ho vissuta sin da ragazzino, sono 19 anni che mi dedico a questo mestiere e io ne ho 45.
La storica attività si fonde con la storia del territorio. Ce ne può parlare?
La mia famiglia è strettamente legata con questo territorio sia nei comuni di Azzano Decimo che di Porcìa. In particolare in quest’ultimo, il castello era il centro dell’attività agricola e difendeva la popolazione durante le incursioni dei briganti.
La produzione diversificata nelle tenute agricole dei principi di Porcia, come influenza la resa del vino prodotto?
Le diverse attività si integrano e si aiutano vicendevolmente sia come miglior utilizzo della manodopera nell’arco dell’anno, sia come sfruttamento delle macchine agricole. Per esempio il letame prodotto dalle vacche da latte viene usato prima per produrre biogas e poi viene utilizzato per la concimazione dei vigneti.
Gianni Lunari, lei è l’enologo di queste cantine dove si producono diverse varietà di vino. Quali troviamo sul mercato?
Come ogni buona cantina Friulana, i vini prodotti sono molteplici, sicuramente i più importanti sono il Pinot grigio, il Traminer aromatico e il Cabernet Franc. In vendita abbiamo tre linee: Castello di Porcia rivolta al canale ristorazione e privato ( si può acquistare sia tramite sito internet che nei nostri punti vendita di Azzano Decimo e Porcia ); Cà Bembo vini a Doc per la grande distribuzione, sia estera che Italiana e Fattoria di Azzano, vini IGT per la grande distribuzione, sia estera che Italiana in bottiglia e bag in box.
Oltre a questi, viene prodotto anche un vino speciale, il sangue di Lavaredo. Come nasce l’idea di produrlo?
Nasce in uno dei tanti incontri tra compagni del 94° corso della scuola militare alpina di Aosta, con l’idea di creare un vino del corso per ricavare del denaro da utilizzare in aiuto a chi è in difficoltà sia tra noi che al di fuori del gruppo. Negli anni tramite questo vino siamo riusciti ad aiutare, con nostra grande soddisfazione, molte persone, per ultimi tre allevatori di Amatrice. Per questo motivo, il Sangue di Lavaredo è considerato il vino dell’amicizia alpina, perché in montagna nelle difficoltà ci si aiuta a prescindere di chi sei e da dove vieni. In poche parole, sei un amico che ama e rispetta le vette e le persone che le frequentano.
Quali sono le particolarità di produzione rispetto gli altri tipi di vino in commercio?
Il Sangue di Lavaredo è un vino fatto con il Refosco dal peduncolo rosso doc Friuli Grave ottenuto da una selezione delle uve dei migliori vigneti dell’annata di produzione. Dopo una lunga macerazione il vino ottenuto viene pulito con più travasi, alla primavera successiva viene messo in barrique di 2° e 3° passaggio per 12/15 mesi. Quindi assemblato in vasca d’acciaio e lasciato riposare per altri 6 mesi prima dell’imbottigliamento. Dopo 12 mesi di affinamento in bottiglia viene messo in vendita.
A quale fascia di consumatori si rivolge questa produzione?
Essendo un prodotto nato con uno scopo non puramente commerciale ha una reputazione che va oltre alla sua seppur ottima qualità, e non ha la necessità di rivolgersi all’estero. È il vino che bevi per aiutare gli altri tuoi amici. Si rivolge a tutti per far “cassa”, ma in particolare agli amanti dei vini rossi importanti e a chi vuol regalare un’etichetta che richiama l’amicizia alpina.
Ovviamente a un buon vino si deve abbinare una buona portata. Cosa puoi consigliarci per degustarlo al meglio?
Sicuramente abbinato alla carne, gulasch di cinghiale, tagliata di manzo, selvaggina, brovada e muset; magari accompagnata con formaggi stagionati.
Tutto il vino prodotto dalle cantine (compreso il Sangue di Lavaredo) è acquistabile online su www.porcia.com