
Pechino Express – Le civiltà perdute ha incoronato la notte passata i The Show come trionfatori dell’edizione 2016. Il duo di creativi che sbanca sul web ancora ha la scritta ironica sul proprio profilo Twitter che fa così: “Più di un MILIONE di persone ci seguono su YouTube, ma nonostante questo siamo ancora poveri“.
L’adventure game di RAI2 prodotto da Magnolia, guidato da Costantino della Gherardesca, ha fatto conoscere al pubblico televisivo due studenti milanesi, Alessandro Tenace e Alessio Stigliano, che per gioco hanno iniziato a produrre video su YouTube e si sono poi trovati a diventare facce pubbliche.
Li abbiamo visti con i loro concorrenti partire da San Pedro Atocpan, località a 2440 metri sul livello del mare e arrivare a Città del Messico. Ma più di ogni altra cosa, li abbiamo visti giovani, dinamici, intelligenti e taglienti. Possono essere le soft skills alla base di un lavoro del nuovo millennio? Ai millennials piacciono e quindi c’è da capire come si possa capitalizzare un’attitudine, e come mettere a frutto la creatività che ne deriva, da questi pregi. Per, magari, costituire un esempio di nuova creatività da non disperdere.
Fuori dall’avventura televisiva che ha attraversato 7000 chilometri e 3 Paesi del Sud e del Centro America, i #socialisti (senza connotazione politica, il termine ha solo matrice web) dovranno ora capire come riempire la grande occasione che gli è stata data.
Gli #spostati – E per molti, l’autentica rivelazione del programma che con le sue “opposizioni” è un po’ lo specchio d’Italia oggi, sono stati gli #spostati. Dietro questa sigla ci sono l’editore Simone Di Matteo e la stella della tv pomeridiana defilippiana, Tina Cipollari. Il ritratto che è uscito dalla partecipazione dei due a Pechino Express è un po’ uno spaccato di quello che oggi si vede nei rapporti di amicizia di noi tutti.
Simone dice che il viaggio dell’improbabile coppia è stato “vissuto fino in fondo, proprio come siamo soliti vivere ogni tappa della nostra vita”.
Nel momento della proclamazione alla social room del Samsung District, dove ogni lunedì si è tenuto l’incontro-visione del programma con il live-twitting, Simone ci ha detto: “Gli #spostati, noi due, che al massimo ci “spostiamo” per nasconderci dalla stupidità della gente, quella che non capisce la differenza che passa tra una persona e il suo personaggio. Gli #spostati, noi due, che ci perdiamo per le strade di Roma con il navigatore satellitare a portata di mano per ritrovarci in compagnia di una nuova abitudine da non dimenticare. Gli #spostati, noi due, che non si sa come, quando e perché, all’improvviso ci cacciamo in quei guai infiniti che ci piacciono tanto da cucirceli sulla pelle. Non a caso i nostri occhi hanno lo stesso colore. Io, che sono con te. Tu, che ci sei per me“.
La loro immagine (realizzata ad hoc da Simone Di Matteo) fa il verso a Mary Poppins e al suo inseparabile Bert; non bisogna vivere una vita spensierata e giocosa ma piuttosto imparare a ridere per apprezzarla ogni giorno di più. Se potesse essere vero, anche fuori da Pechino Express, saremo tutti un po’ #spostati.
Nella foto d’apertura i finalisti di Pechino Express 2016: i #contribuenti (Diego Passoni e Cristina Bugatty), gli #innamorati (Lory Del Santo e Marco Cucolo), i #socialisti (i The Show, Alessandro Tenace e Alessio Stigliano) e gli #spostati (Tina Cipollari e Simone Di Matteo).