C’è voluto il successo massiccio e l’affetto dei fans per convincere Sfera Ebbasta, il nuovo fenomeno del rap italiano, ad avvicinarsi al mondo dei libri. “Non ho avuto interesse per i libri in passato, ma ora li scrivo”, ha detto ironicamente il golden boy delle classifiche in un’affollata conferenza stampa ieri alla Mondadori Store di piazza Duomo a Milano. Il negozio letteralmente assediato da un’orda entusiasta di ragazzini che erano accorsi per vedere il loro idolo, è ovviamente legato alla Mondadori Electa che pubblica il volume ZERO, un compendio, soprattutto fotografico, di tappe in immagini e pensieri degli ultimi anni della carriera giovanissima della star.
“A un certo punto è partito un mio singolo con il video – ricorda Sfera – e tutto è cambiato, così quando ti approcci a un testo da questa nuova prospettiva è diverso, cresci, cambia quello che scrivi. Come cambia la vita. Quando cantavo Per Davvero abitatavo a Cinsello, non ero ancora popolare ero in un’altra situazione. All’inizio del disco precedente sentivo che qualcosa stava per cambiare, perché sapevo che tipo di disco avevo pubblicato. Adesso che l’album è stato dappertutto sono consapevole di quanto sono cresciuto in poco tempo e quando scrivo qualcosa di nuovo ne sono cosciente”.
Il titolo del volume è un chiaro riferimento alla parabola, come dicono gli inglesi “from zero to hero”: “Siamo partiti da zero, come dice la canzone, e siamo arrivati fin qui, ma questo non è un punto di arrivo. Il rap è solo una piccola parte del piano, per me. Vorrei essere uno di quegli artisti indiscutibili, che possono piacerti o non piacerti, ma che non puoi fare a meno di rispettare, perché hanno dato voce a qualcosa di unico. Tutto sembrava impossibile all’inizio, ma fin da subito ho trattato la musica come se fosse un lavoro vero. Ci ho messo tutto l’impegno e la cura del mondo… Il mio è stato un mix di talento e fortuna. Non penso sia stato solo il caso a portarmi fin qui. C’è un motivo per cui sono capitato al posto giusto e al momento giusto: pensavo a quello tutti i giorni, tutto il giorno.”
L’ascesa di Sfera è un caso più unico che raro nella discografia italiana. Cresciuto nei casermoni popolari di Cinisello Balsamo, nell’hinterland di Milano, comincia a fare rap sin da piccolo per divertirsi con gli amici. Affascinato dall’immaginario trap – un sottogenere crudo e ipnotico che va forte nelle periferie di tutto il mondo, da Atlanta a Chicago, da Parigi a Seoul – punta su suoni, immagini e contenuti che non lasciano spazio a compromessi.
A distanza di due anni dal suo debutto, Sfera Ebbasta pubblica i suoi dischi per Universal/Def Jam, la più blasonata etichetta hip hop al mondo. È ai vertici di tutte le classifiche di vendita, vanta prestigiose collaborazioni internazionali, è considerato una delle voci più rappresentative della sua generazione, ha sfilato e disegnato collezioni per stilisti all’avanguardia, lanciando per primo un trend, quello della trap, che ora va per la maggiore anche da noi.