C’è una pizzzaiola a Napoli che sta facendo parlare di sè, da quando si è fregiata del titolo Caputo di migliore nel suo campo, nel 2015. Si tratta di Teresa Iorio, in poco tempo in città divenuta non solo simbolo del riscatto femminile, ma molto di più.
Impostasi come volto e portavoce di una categoria ancora poco folta ma da sempre esistita, quelle delle pizzaiole donne in un ambiente dominato da uomini, ora è anche ambasciatrice di una pizza margherita raffigurante il volto di una donna ed una pizza fritta a forma di cuore per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne.
Teresa Iorio ed Enrico Pozzio, due dei più noti pizzaioli napoletani, hanno lanciato questo messaggio con altri colleghi durante l’ultima edizione del Napoli Pizza Village, appena conclusosi con la partecipazione in 10 giorni di oltre un milione di persone per questo 2018.
Teresa Iorio è stata eletta migliore pizzaiola del mondo nel 2015, forte di una tradizione famigliare che arriva dal padre, Ernesto, che ha avuto 20 figli (lei è la 19esima) quasi tutti impegnati nella ristorazione. Ecco perché la sua pizzeria “Le Figlie di Iorio” in borgo degli Orefici a Napoli, è la sintesi di questa eredità famigliare e del suo essere peculiare figlia d’arte, visto che lavora con una brigata tutta al femminile.
Prima donna napoletana a fregiarsi del titolo di Campionessa Mondiale Trofeo Caputo STG, è stata sulle cronache per aver lanciato anche creazioni fatte apposta per la notte di San Silvestro (quella con datterini gialli e provolone del monaco oppure quella con mortadella, pistacchi ricotta e limone) a tesimonianza del fatto che anche a tavola, i napoletani non hanno confini in quanto a fantasia.
Fotoservizio dal Napoli Pizza Village: Maurizio De Costanzo per The Way Magazine.