19 Aprile 2018

La seduzione è un’arte con Miss Burlesque Italia

Amazzoni mascherate, naziste crudeli, sciantose in rosso placcate da tigri. Ecco la storia di un modo di sedurre che torna un auge. Grazie anche a un programma tv.

19 Aprile 2018

La seduzione è un’arte con Miss Burlesque Italia

Amazzoni mascherate, naziste crudeli, sciantose in rosso placcate da tigri. Ecco la storia di un modo di sedurre che torna un auge. Grazie anche a un programma tv.

19 Aprile 2018

La seduzione è un’arte con Miss Burlesque Italia

Amazzoni mascherate, naziste crudeli, sciantose in rosso placcate da tigri. Ecco la storia di un modo di sedurre che torna un auge. Grazie anche a un programma tv.

Con la partenza in tv di Miss Burlesque Italia, la Vintage Culture e alcuni dei suoi aspetti fenomenologici, si incontrano per la prima volta in un media mainstream. Non è un caso che ciò accada all’interno di un nuovo ed indipendente contenitore televisivo che si occuperà di format innovativi. ZeligTV canale 243 del digitale terrestre.

Erano gli anni 40 quando performer dall’incarnato bianco come il latte, dal viso incorniciato da capelli scuri, dallo sguardo ammaliante e dall’innocenza sfacciata, indossavano completi in latex con disinvoltura e ballavano maneggiando frustini con naturalezza.

Da qui si apre un varco spazio-temporale e si accede alle versione in “movimento” delle copertine di illustri giornali per soli uomini quali The Man, Battle Cry, Man’s Daring, Man’s Adventure.

In copertina delle sexy donne che comunicavano la loro forza. Amazzoni mascherate, naziste crudeli, sciantose in rosso placcate da tigri. Spazio in copertina per mansuete casalinghe non ce n’era.

E i titoli suggerivano terrore misto ad attrazione che gli uomini potevano provare difronte ai primi sospetti di emancipazione femminile.

Queste pubblicazioni, i balli sadomaso di Betty Page, film quali Faster o Pussycat sono pezzetti del genere Pinup consacrato da Tarantino nel 1994 con Pulp Fiction.

Una volta era Fetish oggi è New Burlesque, declinazione del fenomeno vintage. Benvenuti anni 90; dove prenderà corpo la Vintage Culture e che toccherà tutti gli ambienti culturali ed artistici come editoria,cinema,musica,moda…

Erede di Betty Page è Dita Von Teese. Dalla forza emancipatrice proto-femminista alla neo pin up imprenditrice di se stessa,nonché stilista di intimo dal sapore retrò .

In rappresentanza di piene bellezze pettorute che non solo potrebbero spezzarti il cuore, ma anche il collo. Sarà la Moda a celebrare questo nuovo modello di donna che si ispira al passato,vive il presente e pensa al futuro.

Con gli scatti di Ellen Von Unwerth una strepitosa Eva Herzegovina ispirandosi a Betty Page incarna una neo pin up. Non più bambola oggetto del desiderio,ma donna padrona e consapevole delle proprie azioni e del proprio corpo.

Marchi come Vivienne Westwood dedicano alla coppia Dita Von Teese-Marylin Manson l’intera campagna di advertising uomo,donna e Couture; o Agent Provocateur, azienda di lingerie fondata da Joseph Corrè(figlio di Vivienne Westwood e Malcom McLaren creatore dei Sex Pistols) che usa Dita VonTeese come musa ; o Christian Louboutine che personalizza ad ogni sua performance , spettacolari scarpe gioiello.

La moda e il Fashion Business, intuendo il trend, ben interpretano il linguaggio, evolvendo la figura femminile in famme fatal con il suo “girls power”.

Quando al fenomeno si associa un nome ed un volto si ottiene il vero sdoganamento internazionale, rendendo popolare un nuovo modello di femminilità più burrosa e naturale rispetto agli standard di bellezza spesso, troppo estremi.

Probabilmente senza questo passaggio anche Kim Kardashian e Nicki Minaj avrebbero faticato di più. Tutti i giovedì alle 22.30 a partire dal 19 Aprile e per 11 puntate, questi concetti verranno raccontati in Miss Burlesque Italia, nuovo Talent sull’arte della seduzione.

Una giuria in tour per l’Italia selezionerà le nuove bellezze che meglio sapranno rappresentare nei loro Act ,la donna sexy 2.0. In giura Milena Bisacco, autorevole maestra di Burlesque e il sottoscritto in qualità di esperto di stile e Fashion Guru.

Autore del programma e grande conoscitore del mezzo televisivo è Stefano Sansarella, inviato speciale Matteo Miglio. Alla conduzione la sagace e brillante Katia Follesa.

Con un unico grande e collettivo desiderio: #seduciamocidipiu.

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Stefano Regina

Nato e cresciuto a Sassuolo ( MO) da madre emiliana e padre napoletano ,entrambi ristoratori. Cresce tra cucine e banconi bar e tanti clienti. A 18 anni, diplomatosi Geometra, si trasferisce a Parma dove studia Conservazione dei Beni Culturali ,appassionandosi all'Arte Contemporanea. E' proprio al Teatro Regio di Parma che incontra per la prima volta il Teatro e, da mimo,diventa il lavoro con cui mantiene gli studi universitari. All'età di 22 anni parte per New York dove vive e lavora per un anno e mezzo. Partecipa alla realizzazione di diversi corti di nuovi e consolidati Film maker( Peter Greenaway, Cinzia Bomoll ),contemporaneamente lavorando come Barman in uno dei locali più in voga dell'epoca il Jackie 60, frequentato da avanguardie,designer e creativi di ogni genere. Rientrato in Italia, si diploma Attore presso l'Accademia Galante Garrone di Bologna e per 10 anni lavora come attore di Teatro, Televisione e Cinema. All'età di 30 anni si trasferisce a Milano e incontra il mondo del Retail Management e del Fashion Business. L'aspetto creativo e quello più manageriale e numerico lo appassionano e, attraverso il linguaggio della Moda, della Contemporaneità, della Cultura e del Marketing, diventa il lavoro nel settore a lui più congeniale. Con la gestione di diverse start up e re-branding nel mondo del Lusso e dei Multibrand, acquisendo esperienza ormai decennale; passando da Pirelli Pzero,Saint Laurent,partecipando alla creazione e allo sviluppo del progetto Mcollective,primo multibrand impostato per livelli di stati d'animo,sino all'attuale Stuart up worldwide di rebranding e sviluppo new concept per Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler. Collabora con diversi istituti quali Ied Milano ,Instud,Professional DataJest ;seguendo corsi e docenze di marketing e fashion Buying e collaborazioni per progetti di marketing con Università quali Politecnico Milano (Polimoda) e West Minster University.
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