La mostra collettiva “Holomovement” alla Galleria Dimora Artica a Milano prosegue fino al 17 febbraio.
Gli artisti presentati sono Mattia Barbieri, bn+ BRINANOVARA, Tania Fiaccadori, Valentina Furian, Kamilia Kard, Stefano Perrone, Andrea Samory.
Sette artisti emergenti con la volontà di individuare un sentire comune scaturito dalle nuove interpretazioni della realtà in ambito scientifico e filosofico.
Il titolo fa riferimento al neologismo creato dal fisico David Bohm per definire la struttura dell’universo come un ologramma dinamico. Il progetto mette in relazione opere realizzate con diversi mezzi, dalla pittura e la scultura al video e all’installazione. Tra le diverse Teorie del Tutto sviluppate dai fisici, quella che vede l’universo come un ologramma è tra le più affascinanti e ricche di implicazioni in tutti gli ambiti della realtà, dalla fisica alla vita.
Nelle proprie opere Mattia Barbieri sviluppa una pittura dalla grande densità iconografica e semantica, in cui elementi tratti dalla storia dell’arte e dall’immaginario collettivo contemporaneo vengono rimodulati e proiettati su un unico piano, insieme ideale e concreto. Per Holomovement Mattia Barbieri presenta opere della nuova serie ispirata a Giano Bifronte, figura mitologica dai due profili che guardano al passato e al futuro e che unendosi formano una figura frontale, simbolo del presente.
bn+ BRINANOVARA (Giorgio Brina e Simone Novara) allo studio dei processi di transito e traduzione delle immagini uniscono la ricombinazione di diversi materiali, con il fine di realizzare opere che stimolano l’osservazione della realtà da una nuova prospettiva.
Tania Fiaccadori presenta una piccola video-installazione che comprende uno smartphone ed uno schermo amplificatore, posizionati in una simbolica spiaggia di cristalli. Nel video l’ambiente sottomarino, abitato da forme tra l’organico e l’alieno, si mostra come un luogo dai connotati magici.
Valentina Furian presenta Drago, video che segna un incontro tra due esseri mai esistiti contemporaneamente. L’incontro è svelato da un gesto d’amore che dimostra l’impossibile legame tra i due, una forma inattuabile di addomesticamento. Un velo plastico copre il corpo inerte di un dinosauro. Il gesto rimane sospeso trasformandosi nella sua ciclicità.
Il lavoro di Kamilia Kardsi concentra sulla costruzione dell’identità nell’era di internet.Per HolomovementKamilia Kard presenta due nuove sculture della serie Woman as a Temple, progetto che comprende stampe 3D, esperienze di realtà virtuale e prodotti editoriali.
Per Holomovement Stefano Perrone presenta opere recenti, in cui è centrale il tema dell’identità. L’opera più grande allude all’autenticazione a due fattori, metodo di riconoscimento richiesto dagli smartphone di ultima generazione.
Andrea Samory si concentra, nelle sculture digitali, sul corpo umano in relazione allo stereotipico concetto di natura e su come immagini familiari, portatricidi identità e significato, possano diventare terrificanti e sconcertanti se alienate dal proprio idealizzato contesto.
Dimora Artica, via Dolomiti 12 (MM TURRO) Milano
Holomovement chiude oggi 17 febbraio 2020.