26 Marzo 2021
ACCORDI UNICI

“A tutta birra”: Bombeer e il colosso Birra Castello spa stringono un accordo

26 Marzo 2021
ACCORDI UNICI

“A tutta birra”: Bombeer e il colosso Birra Castello spa stringono un accordo

26 Marzo 2021
ACCORDI UNICI

“A tutta birra”: Bombeer e il colosso Birra Castello spa stringono un accordo

Bombeer – un progetto nato nell’agosto 2020, in piena Pandemia –  e Birra Castello spa si stringono la mano. Si tratta di un accordo grandioso tra un colosso della birra che fattura 120 milioni di euro in Italia e Bombeer. Birra Castello spa – che ha creduto nel progetto di Bombeer – è il più grande birrificio italiano,  l’unico che può sostenere una produzione simile a quella delle grandi multinazionali, garantendo sempre una grande qualità del prodotto (italiano al 100 %). 

Così, negli ultimi mesi, è iniziata una vera “manovra di avvicinamento” tra Birra castello spa e Bombeer: il colosso ha creduto subito in questo nuovo progetto sposandolo. L’accordo adesso segna il segno facendo capire a tutti quanto possa essere competitivo il progetto complessivo di Bombeer che con il suo impatto di marketing e sulle vendite continua a occupare la corsia di sorpasso. Nel 2020 e nei primi mesi del 2021, infatti, Bombeer è l’unica azienda ad aver lanciato nuovi prodotti: prima la birra bianca e poi quella di Natale (del tutto inusuale in quel periodo dell’anno). Eppure i prodotti sono andati a ruba. Ora arriva la Bombeer azzurra: un altro grande passo nel segno della continuità.

Bombeer va a tutta birra e mostra i muscoli, senza temere le multinazionali. Il nuovo accordo con “Birra castello” rappresenta un importante tassello nel settore che è fortemente provato dalla crisi. 

Il 2020, sicuramente, è stato un anno orribile per migliaia di aziende italiane. E il settore della birra, dai colossi ai più piccoli, ha subito una brusca frenata: per questo motivo non ci sono stati nuovi prodotti lanciati negli ultimi mesi ad eccezione di Bombeer. Che, con una partenza da start up, ha deciso di andare controcorrente lanciandosi nel mercato. Un fiore all’occhiello nel panorama italiano, visto che in quel difficile esordio l’azienda ha chiuso l’anno con un fatturato di circa 200 mila euro in utile.

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