In tempo per la settimana della Memoria 2023, “Anna, Diario figlio della Shoah”, lo spettacolo teatrale di danza e prosa, ideato dal coreografo Tony Lofaro, che ne ha firmato la regia e coreografia, approda nei teatri di Piemonte e Lombardia.
“Anna” debutterà al Teatro Fumagalli di Cantù (Co) il 26 e 27 gennaio, farà tappa al Teatro Giacosa di Ivrea (To) il 28 gennaio e terminerà il suo minitour nel prestigioso Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano il giorno 31 gennaio.

Lofaro (che avevamo intervistato anticipando i contenuti dello spettacolo qui) ha voluto fortemente celebrare i suoi venticinque anni di carriera con “Anna”, con la passione per la danza che lo contraddistingue in ogni replica dello spettacolo significativo dal punto di vista artistico, storico e sociale. “Ideare, coreografare e dirigere “Anna” significa per me muovere con rispetto un pezzo della nostra storia, nei movimenti dei danzatori raccolgo tutta la poesia che tento di trasformare da quell’orrore chiamato Shoah”, dice il creativo che ha avuto l’appoggio di Colisseum, Cooperativa Sociale Dimensione Movimento fondata a Como nel 1990. La partnership è nata con l’esigenza di dare corpo e vita alla parte sociale e valoriale del progetto, inserendolo nell’ambito della quarta edizione dell’“Arbeit macht frei, per non dimenticare” di Franco Campanella, vicepresidente della Cooperativa.
Lo scopo è quello di sensibilizzare quanto più possibile le nuove generazioni, con una rappresentazione attualizzata di uno dei nostri periodi storici più bui, in cui la danza trova la sua espressione più grande, divenendo intensa e persuasiva.
Tony Lofaro racconta: “Mai come oggi le parole della piccola Anna Frank risuonano forti come un pugno nello stomaco per il momento storico che stiamo attraversando, pensando alle guerre in atto, alle discriminazioni, a certe involuzioni della sensibilità della razza umana; a noi, con decisione, ancora una volta il compito di tramutare in ricordo e memoria l’orrore e la discriminazione in bellezza, divulgazione. E sempre sarà, per Anna e per tutte le persone mai più tornate a casa da quella fabbrica della morte che è stata la Shoah”.
“Anna, Diario figlio della Shoah” 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐨𝐜𝐢𝐧𝐢 della Giunta Regione Lombardia Assessorato all’Autonomia e Cultura, 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 (𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐨𝐠𝐨 “𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚”), 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐮̀, 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐈𝐯𝐫𝐞𝐚.
SINOSSI
ANNA, DIARIO FIGLIO DELLA SHOAH
1943
A seguito della salita al potere di Hitler e in un crescente clima antisemita, Otto Frank, il padre di Anna, decide di trasferire l’intera famiglia nel 1942 in un nascondiglio di Amsterdam, dove trascorrono la vita con altre quattro persone, in fuga dalla persecuzione nazista e lontano dalle restrizioni che giorno dopo giorno si fanno più dure e severe, sino ai rastrellamenti degli ebrei nella città.
Nel nascondiglio, la famiglia Frank vive la sua vita nella penombra, al riparo dal mondo, in giornate che passano lente, ripetitive, ma senza mai perdere le speranze. È proprio la speranza il motore che accompagna la piccola Anna, che scrive il suo diario colmo di pensieri sulla situazione a quel tempo, alternando emozioni che si susseguono, dalle parole leggere di una giovane ragazza sino a quelle cariche di rabbia e indignazione per il genere umano.
Il 4 agosto del 1944, in seguito alla soffiata di un informatore fatta alla Sicherheitsdienst, la polizia tedesca di Amsterdam, il gruppo viene interrogato, arrestato e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau.
Da quel momento, dopo il lungo viaggio in treno con altre centinaia di innocenti verso la Polonia, la piccola Anna ed Otto vengono separati e mai più si riabbracceranno; senza la sua Anna Otto vive la sua vita nel campo resistendo alla fatica e agli stenti, sino a riuscire a fuggire grazie alla benevolenza di una guardia nazista.
Scampati agli orrori delle malattie e dell’epilogo delle camere a gas che toccano a migliaia di persone, Otto torna a casa, unico sopravvissuto della famiglia, dove trova Kitty, il diario di Anna. Nulla sarà più come prima per lui, ma la sua piccola tornerà ancora ed ancora nei suoi sogni per molto tempo.
Anna verrà trasferita nel campo di sterminio di Bergen-Belsen e morirà di tifo tra il febbraio e il marzo del 1945.
BIGLIETTI:
26 gennaio | Teatro Fumagalli, Cantù
tel. 031 733711, biglietteria del teatro
Teatro Fumagalli Vighizzolo di Cantu’
28 gennaio | Teatro Giacosa, Ivrea https://www.anyticket.it/anyticketprod/Default.aspx…
31 gennaio | Teatro Lirico Giorgio Gaber, Milano
https://www.ticketone.it/…/anna-diario-figlio-della…/
Teatro Lirico Giorgio Gaber
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