Arte e creatività che si fondono in abiti. I capi realizzati da Barbara Iacobucci sono una esaltazione del bello, dell’arte, dello studio e dell’approfondimento della heritage culturale ed artistica.
Barbara Iacobucci, una fashion designer che si fa portavoce dell’esaltazione del bello, dell’italianità, della creatività e del fatto a mano. La stilista esalta questi elementi con una collezione raffinata e di carattere lasciandosi guidare dalla sua passione ed ispirazione, elementi alla base del suo grande talento creativo.
Passione per l’arte prima di tutto. Talento creativo. Sono due elementi che si fondono e definiscono il tuo stile. Parlaci del connubio di questi due elementi con la moda…. “Arte e moda secondo me sono due facce della stessa medaglia. La materia, il colore, la ricerca di un vero e proprio ideale di bellezza o di una rottura di schemi e convenzioni sono degli elementi che fanno parte di entrambe. Il mio animo è creativo e questo mi porta a considerare orizzonti, attraverso la moda, che sono stati già percorsi da pittori, scultori, architetti, artisti di strada, musicisti… sono contaminata da qualsiasi cosa, qualsiasi fattore che si può chiamare espressione artistica.
Le ispirazioni che esprimo attraverso un mio vestito sono un omaggio ai geni dell’arte di ogni tempo. Le mie collezioni nascono, quindi, dopo una approfondita analisi e ricerca, oltre che a seguito di un accurato studio su un determinato periodo storico, usi e costumi di quel periodo, su un artista. Dopo aver effettuato queste fasi di studio e di approfondimento analizzo le informazioni e filtro questo “universo artistico e letterale” che mi circonda per poi dare vita ai miei disegni. Per me l’abito è la tela su cui i tessuti, i ricami, le forme, i volumi, i colori danno forma e concretizzazione alle mie emozioni e a quelle di chi li indossa.”
Barbara Iacobucci Couture, raccontaci l’inizio della tua carriera in questo mondo. Cosa ti ha spinto ad entrare “da sola” e di avviare la tua azienda in questo mondo? “L’amore. Sebbene la mia passione abbia origini nella mia fanciullezza, il “tutto” è effettivamente e concretamente iniziato a 20 anni, dopo aver frequentato un corso di modellistica e cucito nella mia città. In quel contesto mi sono entusiasmata e iscritta ad un’accademia di moda di Roma. Ho approfondito lo studio del disegno e della modellistica imparando a lavorare anche sui modelli industriali, oltre che sartoriali. Questo percorso mi ha aiutato a trovare lavoro e a collaborare con importanti aziende di abbigliamento donna, dove ho messo in pratica e perfezionato quanto imparato in accademia. Mi sono poi iscritta all’Università (la Sapienza di Roma) dove ho conseguito la laurea in Scienze della moda e del costume, che ha dato molto in materia. All’università ho – anche – potuto approfondire la mia grande passione, l’arte, ciò mi ha dato l’input a creare il mio brand.”
Quali sono i connotati distintivi della tua collezione? Hai una principale fonte d’ispirazione? “Quando sei una creativa penso che tutto ciò che ti circonda è fonte di ispirazione. Ad esempio, sono entrata in una merceria, ho visto una passamaneria e l’ho subito comprata perché mi ha dato all’istante l’ispirazione per un cappotto. Da grande appassionata di arte questa è la mia principale fonte di ispirazione; è prorio da qui che parte il mio iter creativo, che esprimo con il disegno, l’ago e il filo. Mi piace disegnare abiti e personalizzare i tessuti con pittura e ricami a mano, elementi che li impreziosiscono e rendono l’unicità del capo.”
Presentaci la tua linea, la tua capsule collection per questo autunno/invero 2018-19… “Per collezione Autunno/Inverno, intitolata “Cube” mi sono ispirata a Picasso e Matisse, iniziatori dell’arte moderna. Ho trasferito ed ho provato a ricreare con matite e colori sulla carta le emozioni che mi hanno trasmesso le loro opere. Sono capi versatili e femminili che richiamano le geometrie del cubismo e i colori di Matisse. I tessuti usati sono: seta, raso, organza, pizzo e chiffon per la linea haute couture; lana, principe di Galles, punto Milano per la linea pret a porter. Le forme, i tagli e i volumi sono sobri e lineari ma valorizzano il senso estetico. La collezione comprende: abiti eleganti da giorno, per l’ufficio, per un cocktail tra amiche e da sera.”
A quale target di clientela ti rivolgi? “Sono capi che possono essere indossati dalla ragazza di venti anni e dalla donna di cinquanta. Sono versatili, femminili ed eleganti, vogliono essere quei vestiti con cui la donna si sente a proprio agio e con cui riesce a risaltare la propria identità. I miei abiti sono pensati per le donne dinamiche ma che non rinunciano mai all’eleganza e alla femminilità.”
Cosa vuoi comunicare con i tuoi prodotti? “L’atto di scegliere un vestito e di indossarlo racconta qualcosa dell’identità di chi lo porta, del tempo in cui si vive ma racconta anche la storia, le visioni di chi lo crea. Questo è quello che voglio comunicare: le mie collezioni sono racconti che racchiudono questo. Il racconto della fonte d’ispirazione è l’elemento centrale nella costruzione delle mie creazioni.”
Fashion: un settore, un mercato complesso è quello della moda dove è difficile emergere e farsi apprezzare. Come affronti questa sfida? “Per ritagliarsi un proprio spazio ci deve essere un fattore di diversificazione: non bisogna omologarsi, si deve avere un tratto distintivo. Per averlo si devono trasformare le proprie idee, i propri ideali in realtà attraverso le creazioni. Distinguersi senza uniformarsi perseguendo un proprio percorso di ricerca: sui tessuti, nelle forme, nei volumi. Gli elementi peculiari del mio lavoro sono una commistione tra arte e moda che uniti all’artigianalità, con cui creo ricami sugli abiti e alla pittura sui tessuti, do vita ad un mio stile che nasce rielaborando in chiave contemporanea la fonte d’ispirazione.”
Progetti? “Il mondo della moda è un mondo complicato, difficile da percorrere. Quindi spero di proseguire su questa strada mantenendo la mia creatività e artigianalità e consolidando gli elementi peculiari del mio stile: eleganza, innovazione, versatilità.”
Dove possiamo trovarti? “Per ora il sito è in costruzione, ma sono sui social (https://www.instagram.com/barbara_iacobucci_couture/ https://www.facebook.com/BarbaraIacobucciCouture/) e periodicamente ho uno spazio espositivo e vendita da Manifactory, un concept store che si trova a Roma in via dei Funari 21, nel quartiere ebraico, dove si possono trovare la linea haute couture e pret a porter. Sulle mie pagine social si possono vedere le date in cui espongo li. Inoltre il 1 e 2 dicembre sarò presente al violette sauvage al coffee house di Palazzo colonna a Roma, un evento internazionale in cui si possono trovare le grandi firme e brand emergenti come il mio. Per la prossima primavera sto prendendo accordi per esporre e vendere in uno show room di Milano.”
Testo a cura di Francesca Rizzi