29 Novembre 2019
AL DAL VERME DI MILANO

“Climate Space”, quando il cinema guarda all’ambiente

29 Novembre 2019
AL DAL VERME DI MILANO

“Climate Space”, quando il cinema guarda all’ambiente

29 Novembre 2019
AL DAL VERME DI MILANO

“Climate Space”, quando il cinema guarda all’ambiente

Trenta cortometraggi d’autore sulla crisi climatica sonoq uelli che andranno in scena a Milano per “Climate Space”, il festival monografico sul cinema e le tematiche ambientali.

La manifestazione, a cura di Francesco Cara da un’idea di Ludovico Einaudi, è in programma tra il 3 e il 21 dicembre al Teatro Dal Verme, Milano. Uno spazio allestito in occasione dei concerti di Ludovico Einaudi.
Trenta cortometraggi d’autore per una molteplicità di sguardi lucidi e vibranti sulla crisi climatica.

Scrive Francesco Cara:

Cosa significa vivere in un nuovo mondo sul piano emotivo? Come si può superare la tensione tra crisi climatica e ambientale e modi di vita consolidati che ne sono la causa?

Proseguendo l’impegno per la difesa dell’Artico di “Elegy for the Arctic” – il brano che Ludovico Einaudi ha composto e interpretato su una piattaforma galleggiante davanti al ghiacciaio Wahlenbergbreen, nelle Isole Svalbard in Norvegia – abbiamo preparato un programma di cortometraggi che esplorano gli stati d’animo e le emozioni, spesso confuse e contraddittorie, che stiamo attraversando di fronte alla crisi climatica ed ambientale.

Il primo momento è contemplativo: l’immersione nella natura in tutta la sua bellezza e un sentimento di mancanza e nostalgia per un mondo puro ed incontaminato. 

Il secondo è empatico: il contatto con comunità che sono legate ad antichi modi di vita fondati sul rispetto dell’ambiente, l’uso sostenibile delle risorse e il desiderio di una vita felice e in armonia con la natura. 

Il terzo momento è ribelle: la denuncia della responsabilità fondamentale delle attività dell’uomo nella crisi climatica e ambientale, attività che continuano come se niente fosse, e il sentimento di fratellanza per affrontare la crisi climatica tutti insieme. 

Il quarto momento è propositivo: le storie di persone e progetti di adattamento alle condizioni climatiche estreme e di rigenerazione del nuovo mondo che sarà un mondo molto più bello dell’attuale.

I cortometraggi che abbiamo scelto vengono da tutto il mondo. Alcune sono piccolissime produzioni, altre sono produzioni premiate nei più importanti festival ambientali del mondo. Speriamo che siano fonte di nuovi stimoli, d’ispirazione e d’impegno.

 

 

Francesco Cara, curatore di Climate Space, è un attivista climatico nel Climate Reality Project guidato dall’ex-vice presidente americano e premio Nobel per la pace Al Gore. Francesco tiene il corso “Design for the Anthropocene” allo IED di Milano, e cura il motore di ricerca iywto.com dedicato ai prodotti e servizi per la vita a basso impatto ambientale. Prima di dedicarsi alla crisi climatica, Francesco è stato direttore del design in Nokia a Helsinki e Londra, in Sapient a Londra, in IconMedialab a Stoccolma e Parigi.

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