La mole di lavoro e di ricerche degli ultimi mesi ha comportato non pochi stress. L’iperdigitalizzazione da un lato ci ha permesso di lavorare comunque, col lavoro agile o con lo smartworking a seconda dei casi, dall’altro ha compresso il nostro Work Life Balance, rendendo le nostre giornate una serie ininterrotta di meeting online senza soluzione di continuità.
Per chi il lavoro l’ha perso, lo vuole cambiare o lo vuole cercare ex novo, vogliamo provare a dare suggerimenti.
La ricerca online, su siti certificati come Jooble, può essere fatta calibrando le proprie aspettative e ambizioni. Ci sono le differenziazioni geografiche di immediato rilevamento, quelle di settore per capire quali sono i ruoli che tirano di più in Italia in questo momento. Tutti tips che aiutano non poco la ricerca nel mare magnum.
Una ricerca che a volte si somma purtroppo a stress già accumulato in questo difficile 2020. Roberto D’Incau, Founder&CEO di Lang&Partners Younique Human Solutions, ha per questo fornito delle indicazioni per rimanere sereni anche in queste settimane di rientro o di vacanze prolungate.
Rinunciare all’iperdigitalizzazione – Il comparto del digitale, con tutti i suoi vantaggi, deve far riflettere sulla necessità di saper organizzare vita online, perennemente agganciati alla rete, e vita reale, fatta anche di momenti offline, senza l’ansia di un cellulare che squilla o mail da leggere e controllare.
Allontanare lo “stress management” – Il lockdown, anche per coloro che sono riusciti a gestirlo meglio, ha portato a un peggioramento della qualità del sonno con meno ore di riposo effettivo e una maggiore attività onirica, a causa delle paure e ansie vissute quotidianamente che hanno avuto importanti riflessi sull’inconscio. A volte, per ritrovare serenità, è necessario abbandonare i diktat che noi stessi ci imponiamo e che spesso generano stress anche nei momenti di svago e tempo libero.
Non essere “FOMO” dipendenti – “Fear of missing out” conosciuta altrimenti come la paura di non essere connessi e perdersi qualcosa. Guardare il telefono la mattina appena alzati, o la sera prima di andare a dormire per leggere mail e notizie è ormai diventata la quotidianità per la maggior parte delle persone. Una quotidianità che rischia di diventare ossessione e fonte di stress se non si presta la dovuta attenzione.
Family Burnout – Il lockdown ha messo a dura prova tutti quei genitori che si sono improvvisamente trovati a dover gestire la loro attività lavorativa da casa e allo stesso tempo compiti e lezioni online dei figli. Alla fine della quarantena spesso sono state le donne a dover restare a casa con i bambini e sono state quindi loro a subire maggiormente il fenomeno del burnout che ha messo in crisi gli equilibri familiari e lo stesso rendimento lavorativo. Bisogna saper ripensare alla suddivisione dei compiti all’interno dei nuclei familiari e per organizzare in totale calma la ripresa delle attività a settembre, così da trovarsi pronti e da permettere ad entrambi i genitori di svolgere il proprio lavoro senza ulteriori stress.