Macchine di lusso, vespe rosa, investimenti, video youtube ricchi di contenuti ma a costo 0, tour italiani e viaggi intercontinentali, meeting a 3.000 teste che ascoltano, questo è ciò che si vede se si segue con attenzione il giovane imprenditore Giorgio Trabaldo.
Ma come fa una persona in 5 anni ad aver raggiunto questi risultati? Allora è davvero possibile in Italia riuscire a replicare ciò che in USA viene chiamato ‘sogno americano’? Beh, per rispondere alla seconda domanda: sì, è possibile e Giorgione (è così che lo chiama chiunque lo conosca davvero) ne è la dimostrazione. Il sogno americano però ha sbagliato nome, o forse sbagliamo noi a chiamarlo così.
Perché non è un sogno, non è solo un modo di dire ma… di vedere.
Infatti, Giorgio nelle sue molteplici condivisioni sui social rende lui stesso noto (grazie al cielo) che la fatica e i sacrifici sono i migliori consiglieri di chi ha desiderio di fare della vita ciò che vuole.
Quindi che se l’obiettivo è raggiungere l’America, il mezzo è vedere la realtà circostante come un bacino di opportunità, da sfruttare tutte, a costo di faticare, darsi da fare, tirarsi su le maniche e lavorare anche 18 ore al giorno.
Certo, stacanovisti non si nasce, lo si diventa, si cambia, ci si evolve, e si passa dall’involucro di convinzioni negative sul lavoro, quasi schiaviste, a sbocciare capendo cosa si ama fare e facendolo tanto.
Infatti, se si osserva il percorso dell’imprenditore si nota come il cambiamento e il lavoro siano i 2 fattori preponderanti e necessari e quanto gli siano serviti per generare tali risultati.
Divertente e dinamico, il ragazzo nasconde tanti libri e tanto studio dietro le parole dei suoi video YOUTUBE. Ma nasconde forse anche una passione per le persone? Un amore per l’imprenditoria?
La risposta è sì, Giorgio e il suo esercito di migliaia di “vecchie mie o vecchi miei” (è così che chiama i suoi amici) lo dimostra: il ragazzo ama le persone, ha una passione per le relazioni sociali, gli piace parlare, confrontarsi, viaggiare, divertirsi e avere qualcosa da dire.
Il trucco è stato capirlo e costruirci sopra un business, superando due paradigmi e stereotipi associati alle nuove generazioni e tipici della nostra epoca: devi trovare il posto fisso e “lavorare tanto fa male”.
Ed ecco che anche se molti si chiedono cosa lo spinga a condividere ciò che ispira decine di migliaia di persone in italia e non solo…
La parola d’ordine è sempre la stessa: passione.