Mercoledì 27 gennaio 2021 alle ore 17.00, in diretta dal Volvo Studio Milano su YouTube, Volvo presenterà al pubblico e alla stampa la scultura di Edoardo Sessa e Aurora Pozzi, intitolata “Eva”.
La scultura dei due giovani artisti, studenti dell’Accademia di Bologna, rimarrà in esposizione presso lo spazio. Edoardo Sessa è nato nel 1995 a Varese. Formato presso l’ Accademia di Belle Arti di Bologna, utilizza principalmente la scultura come mezzo d’espressione, ma non solo. Realizza anche installazioni e opere d’arte ambientali. Utilizza diverse tecniche e materiali, come il ferro, il legno, la pietra e il gesso. La sua ricerca si concentra sui comportamenti umani, la memoria, i racconti e a ritualità. Le sue opere dialogano con l’ambiente circostante. Aurora Pozzi è nata nel 1998 a Varese. Frequenta l’università di Antropologia, religioni e civiltà Orientali di Bologna. I suoi interessi sono rivolti all’attualità: utilizza concetti e metodologie mutuati da antropologia, sociologia e psicologia per riflettere su fenomeni strutturali e sociali. I due artisti collaborano da alcuni anni, mantenendo un approccio interdisciplinare creano connessioni tra ambiti differenti, in primis antropologia e arte. Entrambi credono che l’arte possa essere uno strumento potente per descrivere e comprendere la realtà: forme, materia, pensieri e corpi si fondono creando suggestioni che rendono “visibili” dimensioni profonde, altrimenti spesso lasciate inesplorate. Insieme hanno partecipato a diverse mostre, eventi culturali e festival a Bologna, Milano e Varese.
Volvo ha deciso di intraprendere la sua prima “art commission” insieme ai due, chiedendo loro di realizzare un’opera ispirata a E.V.A. (acronimo di “Equal Vehicle for All”). Con il progetto E.V.A. Volvo Cars condivide le proprie conoscenze maturate in 40 anni di ricerche sulla sicurezza condotte con l’obiettivo di sviluppare sistemi in grado di garantire la giusta protezione per tutte le persone, sia all’interno sia all’esterno dell’auto.
Il progetto E.V.A. è visualizzato attraverso immagini di corpi femminili sottoposti a impatti perché vuole mettere in evidenza in maniera forte la fondamentale ineguaglianza nello sviluppo dei sistemi di sicurezza per le auto da parte dei costruttori automobilistici in generale: a parità di impatto, un corpo femminile subisce mediamente più danni di un corpo maschile. Ma le donne costituiscono solo uno dei tanti esempi di vittime di tale ineguaglianza in tema di sicurezza; ben consapevole di ciò, Volvo fa da sempre eccezione in virtù delle ingenti risorse ed energie destinate a studi specifici per la protezione di tutti gli occupanti di un’auto, indipendentemente dal peso, dalla corporatura, dall’età o dal genere. Il progetto E.V.A. sottolinea dunque la necessità di una uguale sicurezza per tutti, sulla base dello stesso senso civico che guidò le scelte di Volvo nel 1959, allorché non brevettò le cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio mettendole a disposizione di tutti i costruttori automobilistici. Si calcola che oltre un milione di vite umane siano state salvate da allora grazie alle cinture di sicurezza inventate da Volvo e usate da tutte le altre Case. Edoardo Sessa e Aurora Pozzi sono stati chiamati a interpretare i valori di E.V.A. attraverso la loro arte.
Per assistere alla diretta, collegarsi al seguente link:
https://youtu.be/YU9yBlGPAqQ