5 Luglio 2017
SCULTURA

I 90 anni di un’icona: Gina Lollobrigida è anche arte con Horacio Pagani

5 Luglio 2017
SCULTURA

I 90 anni di un’icona: Gina Lollobrigida è anche arte con Horacio Pagani

5 Luglio 2017
SCULTURA

I 90 anni di un’icona: Gina Lollobrigida è anche arte con Horacio Pagani

Ieri, martedì 4 luglio, si sono svolti i festeggiamenti in occasione del complenano dell’icona del cinema e della bellezza italiana, riconosciuta e amata in tutto il mondo: Gina Lollobrigida.

L’evento ha coinvolto tutta via dei Condotti a Roma che per l’occasione è stata chiusa al pubblico per permettere agli ospiti di percorrere il red carpet che conduce al Palazzo Torlonia dove ha preso luogo l’esclusiva cena con circa 160 invitati.

Durante la serata è stata presentata, in anteprima mondiale, una scultura creata a quattro mani da Gina Lollobrigida e Horacio Pagani.

Gina Lollobrigida, infatti, è conosciuta al mondo come attrice, ma dietro al palco scenico è anche fotografa e scultrice.

Nel 1980 le sue foto sono state esposte in una mostra al Musée Carnavalet che le è valsa la medaglia doro della città di Parigi.

Le Monde scrisse: “Gina Lollobrigida ha l’occhio di un Cartier-Bresson, ha talento, è piena di energia e le foto hanno una forza sconvolgente. E veramente una grande artista”.

Insieme ad Horacio Pagani, che lei definisce un “artista completo, intelligentissimo ma soprattutto un amico”, l’attrice ha dato vita a una scultura eterea, una sapiente combinazione tra avanzatissime tecniche di costruzione e di materiali con l’artigianalità e l’arte tipica di artisti che vedono il mondo e la realtà come rappresentazione.

“Mi sono detto: questo è incredibile! Proprio lei, proprio a me!”. Queste le parole di Horacio Pagani quando apprende che Gina Lollobrigida, la diva italiana, famosa in tutto il mondo, vuole costruire un opera d’arte insieme a lui. “Creare e lavorare insieme è qualcosa di affascinante, una donna e un’artista di gran classe, determinata, bella. Una vera icona. Mi ritengo molto fortunato”.

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Tutto nasce da una lettera che Gina invia a Horacio, raccontandogli la sua idea, la scultura che aveva già in mente. I due iniziano a conoscersi, due persone che si stimano per il lavoro e per le doti creative, entrambi amanti del bello, entrambi profondi conoscitori di arte visiva, di arte grafica, di arte.

La scultura è una figura composta, che racchiuda il concetto stesso della statua: una rappresentazione dello stile e dell’eleganza di Pagani e della fine dolcezza delle sue sculture.

Un movimento; un moto, che dalla terra arriva al cielo. Come ci si elevasse, amplificando quindi il concetto stesso di automobile, non più vista solo come mero mezzo di trasporto, ma piuttosto un oggetto che permetta di tendere al cielo, che faccia elevare lo spirito attraverso le emozioni che suscita. Quelle emozioni simili al volo che da subito associa chi prova una Pagani. Horacio stesso, quando disegna la Huayra, già nel 2003, prende ispirazione da un aereo durante la fase di decollo, e la forma stessa della Huayra richiama l’ala di un aeroplano.

La vettura è quindi una Pagani stilizzata, non necessariamente una Zonda e non necessariamente una Huayra, ma una Pagani. Se ne comprendono le forme e le curve, soprattutto nella parte anteriore e posteriore dove l’essenza della cifra stilistica Pagani si mostra.

La figura femminile invece, è di una bella donna, giovane e con i capelli lunghi, che pare essere la stessa Gina Lollobrigida all’età della giovinezza: una creatura bellissima che mira verso il cielo. Una donna libera e felice, ebbra di vita.

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Per far diventare questa scultura un gioiello, Horacio e Gina hanno valutato vari materiali e varie tecniche. Per la donna è stato scelto il Titanio, un materiale difficilissimo da lavorare per ottenere un grado di definizione come quello presente nel modello in gesso. Per l’automobile, invece, un blocco di alluminio sarebbe stato troppo semplice, ecco perché sono state assemblate tante lastre di Avional (un alluminio aeronautico) di diverso spessore unendole fra di loro con uno strato di carbonio spesso un millimetro.

Prosegue Horacio “per rendere l’idea del volo dell’opera, abbiamo immaginato una base in vetro. Per circa sei mesi abbiamo studiato tante soluzioni, compresa quella di far costruire la base in vetro a Murano. Ma date le dimensioni è risultato impossibile costruirla come la nostra idea presupponeva, perciò l’abbiamo realizzata utilizzando il cristallo temperato, l’alluminio e il carbotitanio, materiale quest’ultimo che è un brevetto della Pagani Automobili”.

La scultura verrà messa all’asta e il ricavato sarà donato in Fondazione del campus biomedico di Roma e per una fondazione benefica a Casilda, Argentina

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Francesco D'Agostino

Francesco D'Agostino

Figlio degli anni 90, spinta digital-social di The Way, si è fatto le ossa nel patinato mondo di To Be Magazine. Per scoprire che il dandy elegant che stava impersonando necessitava di una vetrina all’altezza anche sul web. Senza cercare altrove, se l’è creata da solo. Mette passione solo in quello che gli interessa veramente. Al resto nemmeno ci pensa. Grafica, biz obsession e una giusta dose di involontaria leadership lo proiettano sempre al minuto dopo.
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