15 Ottobre 2021
BEAUTY

I costi del trapianti di capelli, dall’Italia all’Europa

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I costi del trapianti di capelli, dall’Italia all’Europa

15 Ottobre 2021
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I costi del trapianti di capelli, dall’Italia all’Europa

I viaggi per trattamenti di bellezza sono sempre più frequenti. Non sono solo donne i clienti che inseguono un risultato estetico ottimale. Per l’emosfero maschile, il costo del trapianto di capelli dipende anche dalla meta geografica che si sceglie per realizzarlo. Oltre a questo, ci sono poi fattori personali che variano come il numero di capelli o innesti necessari, la metodologia di trapianto scelta, la tecnica che si adotta, la presenza o meno di un medico chirurgo.

Se si dovesse fare una media, il trattamento completo oscilla tra i 3 e i 4mila euro ma in Italia in alcuni casi si può arrivare anche a 9mila. Per questo spesso si sceglie di andare in paesi europei che applicano prezzi inferiori ma con le stesse garanzie di riuscita, come l’Ungheria.

Ci sono siti come Hair Place che danno all’utente una panoramica sulla valutazione dei clienti. La clinica opera da 10 anni a Budapest e quindi ha una vasta gamma di persone da tutto il mondo che hanno già avuto l’esperienza del trapianto. Le recensioni considerano la pulizia, l’affidabilità, la sicurezza, le ripercussioni e la durata nel tempo degli effetti. Tutte caratteristiche che ci portano a fare una scelta oculata e ponderata. 

Tutte le cliniche assumono come riferimento per i trapianti tricologici la Scala di Norwood. Si tratta di uno standard internazionale che scandisce il progredire della calvizie in 7 fasi.

Per esempio, se la caduta dei capelli necessita solo di una piccola correzione all’attaccatura o sulla corona, 1000 innesti di capelli (che generalmente prevedono da 1 a 3 capelli ciascuno) potrebbero essere sufficienti. Questo è lo stadio 2 o 3 della scala di Norwood.

Schematicamente, secondo la International Society of Hair Restoration Surgery (ISHRS) che è la massima autorità internazionale dei trattamenti per calvizie, si può riassumere l’avanzare della calvizie con queste sette fasi che vennero classificate negli anni Settanta dallo studioso O’Tar Norwood, uno dei suoi fondatori.

Nella prima fase si verifica una caduta lieve di capelli e poco arretramento dell’attaccatura nella zona della fronte. Non è ancora calvizie, ma nel secondo step la recessione aumenta e si mostra una lieve stempiatura.

Alla terza fate le stempiature sono evidenti e mostrano la classica forma “U” con diradamento inesorabile. 

Il quarto stadio è visibilmente avanzato e la recessione dalla linea frontale aumenta, mentre nel quinto la stempiatura è associata anche alla perdita di foltezza di capelli nella sommità del capo.

Al sesto stadio restano solo i capelli posteriori e ai lati finché, all’ultimo step, il settimo, anche le zone che sembravano folte sono interessate da diradamento. 

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