Tempo di Coronavirus, mala tempora per artisti, attori, cantanti e operatori dello spettacolo e del turismo. La swing girl Golden Din Din, al secolo Lucia Pradelli, ha dato vita, in questo periodo di quarantena forzata, a tanti miniconcerti giornalieri, in diretta dalla sua pagina Facebook (www.facebook.com/goldendindin) a partire dalle 12. I suoi concertini portano tutti al medesimo appuntamento con la “Cantante online” durante il quale è possibile ascoltare brani, rigorosamente cantati dal vivo, che vanno da Al Jolson a Billie Holiday, da Ella Fitzgerald a Frank Sinatra. Non solo, con nonchalance passa anche a successi disco anni ’70.
Nota per i suoi spettacoli che mischiano il teatro della canzone e il cabaret con brevi fughe verso il burlesque, Golden Din Din sta riscuotendo il favore dei molti fans (sottoscritto compreso) che da più di due mesi ormai stanno accusando l’assenza dalle scene della stessa Golden e di tanti altri artisti impegnati su di un palco scenico e non solo. La sua “cantante online” non lascia indietro nessuno, coinvolge chi la segue nelle dirette e per circa un’ora intrattiene e diverte.
Golden non è solo una cantante come si diceva ma una donna di spettacolo pura, non propone solo canzoni da un repertorio classico swing/jazz/blues/disco, ma propone anche se stessa, uno spettacolo a tutto tondo nel quale costumi, trucco e parrucche incredibili fanno da contorno alle singole performances. Sempre davanti al video, inquadratura mezzobusto, microfono anni ’50 e lo spettacolo è servito.
Un sorriso coinvolgente, una canzone e una battuta che non solo hanno accompagnato e accompagnano il pubblico verso una quarantena più “leggera” ma che “denunciano” anche, tra le righe, la dimenticanza delle istituzioni verso tutti gli artisti.
Testo a cura di Enzo Latronico