
IED – IED dedica a tutta la sua community attraverso i canali social, uno sguardo lungo a quando tutti torneremo alle nostre quotidiane realtà, oggi così diverse: “Il nostro obiettivo non è trasformare l’Istituto in luogo dove si azzerano le relazioni e le esperienze. – come aveva dichiarato Riccardo Balbo, direttore accademico dell’Istituto Europeo di Design alla luce dell’ultimo provvedimento che riguardava la chiusura delle scuole – Il nostro obiettivo è garantire che i corsi non abbiano delle discontinuità, non far affievolire il senso e la presenza della Scuola come community“.
Prosegue intanto da parte di IED il piano temporaneo di formazione a distanza con lezioni in streaming, tutoring online, video dispense e materiali digitali per affrontare la chiusura delle scuole.
L’istituto scrive sui suoi social: “Abbiamo chiuso le nostre sedi e reinventato le nostre case. Abbiamo attivato velocemente la formazione a distanza, per imparare che si può essere vicini anche da lontano.
Abbiamo idee pronte a volare alto, progetti da disegnare, pensieri a cui dare voce. Ogni giorno che passa, è un giorno in meno che ci separa dal nostro ritorno. Perché torneremo, presto”.
MILANO – In un momento in cui il digital divide rischia di ingigantire le differenze, una particolare attenzione va ai ragazzi e alla loro possibilità di continuare a imparare anche con le scuole chiuse. Una sfida, quella della scuola digitale, che Milano vuole raccogliere, per unire e non per dividere. L’Amministrazione infatti, ormai da anni, promuove la trasformazione digitale e, attraverso il lavoro dell’Assessorato guidato da Roberta Cocco, ha lanciato l’avviso pubblico “Alleanza per #Milanodigitale” per favorire il processo di donazione e condivisione di strumenti e progetti tecnologici da parte dei privati al Comune. Un processo che assume ancora più importanza in questo momento storico.
“Le scuole – ha scritto l’assessora all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti in una lettera inviata ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Milano – hanno vissuto per prime le difficoltà che hanno coinvolto tutto il Paese: la chiusura o comunque la sospensione dell’attività didattica, nei luoghi dove siamo abituati a viverla, ha destabilizzato le famiglie e imposto un ripensamento della relazione educativa che accompagna il processo di apprendimento. Una situazione inedita che merita di essere esplorata. La conferma che la scuola non è (solo) un edificio, ma (soprattutto) una comunità creata dai docenti e dagli studenti, in relazione con le famiglie. La conferma che la didattica può avvalersi di nuove modalità e nuovi spazi. Ci piace ancora parlare di scuole aperte, in una versione 3.0 in cui il territorio è virtuale”.
Per questo è stato pubblicato un avviso esplorativo al link per raccogliere da aziende, fondazioni, enti del Terzo settore offerte e donazioni. Il Comune provvederà a far incontrare le richieste delle scuole con le offerte dei donatori, per contribuire a rendere le scuole davvero aperte e supportare particolarmente le situazioni di maggiore difficoltà.
TORINO – L’Università di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia, offre a tutta la Comunità Universitaria di oltre 80 mila persone un servizio psicologico.
Studentesse, studenti, docenti, ricercatori e personale Tecnico Amministrativo di Unito la possibilità di fruire di colloqui di supporto psicologico a distanza che si tengono dal 18 marzo 2020.
L’iniziativa, attivata in questi giorni di emergenza da Coronavirus, prevede un ciclo di colloqui di a distanza, con psicologi abilitati alla psicoterapia, specialisti e specializzandi del Dipartimento di Psicologia, erogati garantendo la massima tutela della privacy e nel rispetto dei principi deontologici della professione psicologica.
In questo frangente, caratterizzato da un clima di incertezza che può abbracciare sia la vita lavorativa sia quella familiare e personale, i bisogni delle persone si complicano e si diversificano, e può essere di sostegno l’accompagnamento alla riflessione e all’analisi, alla gestione delle criticità vissute e allo sviluppo delle proprie risorse.
Il servizio è gratuito, e costituisce un’estensione e un potenziamento dello Spazio di Ascolto, attivo da maggio 2019 e gestito dalla Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute del Dipartimento di Psicologia, dedicato al personale, agli studenti e alle studentesse di Unito per chi vive situazioni di disagio o di malessere psico-fisico, con possibili conseguenze sulla qualità del proprio lavoro o dello studio.
Il servizio permetterà anche di compiere azioni di orientamento sulle tipologie di richieste. Qualora le questioni si configurassero come specifiche di altri ambiti/professionisti, come ad esempio l’orientamento rispetto alla didattica on line per gli studenti, il monitoraggio di fenomeni di discriminazione, harassment o lo stalking, di competenza della Consigliera di Fiducia, oppure in presenza di specifiche richieste relative a tematiche strettamente sanitarie, gli utenti saranno indirizzati verso altri servizi più idonei interni o esterni ad UniTo.