Da cura per la malaria a protagonista indiscusso della mixology contemporanea, la storia del gin attraversa secoli, culture e comunità in un intricato percorso che lo ha portato a essere uno dei distillati da cocktail più apprezzati e ricercati. L’autore ed esperto Anthony Gladman guida il lettore in un racconto approfondito sul gin, nel nuovo libro in uscita per Slow Food “Il mondo del gin”. Che nel sottotitolo recita: “conoscerlo, sceglierlo e imparare a degustarlo”.
Si parla degli antichi usi del gin fino al rinascimento attuale, oltre a note pratiche sulla sua degustazione e alla miscelazione con altri ingredienti illustrate in bellissime infografiche. La fortuna recente del gin, che arriva dall’infuso di ginepro, è lo straordinario consumo che se n’è fatto in lockdown, visto che è uno degli ingredienti base per avere cocktail di largo consumo. In più, l’ampia dispinibilità di varianti e referenze che ci sono nella grande distribuzione ha favorito il suo conumo e la conoscenza. Completano il volume le schede di 100 tra i migliori gin al mondo e una sezione dedicata ai cocktail, per celebrare il ricco ventaglio di sapori, profumi e sfumature del famoso distillato.
Anthony Gladman, autore londinese, scrive di birra, spirits e cocktail.
Il suo libro in originale si chiama “GIN A TASTING COURSE” ed è per la catena di librai inglesi Barnes & Noble uno dei migliori del 2023. Nel 2022 ha vinto il prestigioso Guild of Food Writers Drinks Writing Award.
“Cosa conta di più quando scegli un gin – dice presentando la sua ricerca –io dico che è il sapore. Non importa se il tuo gin è fatto secondo una ricetta storica e autentica se sa di acqua di fossa. La chiave della felicità quotidiana sta nel bere meglio, non di più. Il mio compito è aiutarti a perseguire questo obiettivo concentrandoti sul sapore approfondito attraverso la comprensione del liquido nel tuo bicchiere”.