Ospitata ad Ascoli Piceno presso Palazzo dei Capitani, fino al 3 maggio 2020 – la mostra “Forme del Paesaggio”, a cura di Claudio Cerritelli, propone un percorso antologico intorno al tema del paesaggio con una scelta di 165 opere del maestro Tullio Pericoli.
L’artista, che questo autunno ha avuto il prestigio di scenografare L’Elisir D’Amore di Gaetano Doninzetti al Teatro alla Scala di Milano, è nato ad Ascoli Piceno e dal 1961 vive a Milano dove si afferma come pittore e disegnatore.
A partire dagli anni ’70 inizia a collaborare con la rivista «Linus», con il «Corriere della Sera» (dal 1974) e con il settimanale «L’Espresso». Intanto espone le sue opere a Milano, Parma, Urbino e presso l’Olivetti di Ivrea. Realizza i disegni per l’edizione del volume Robinson Crusoe per l’Olivetti e, nel 1985, li espone a Milano (presso il Padiglione di Arte Contemporanea), Bologna, Genova e Roma.
Nel 1988 pubblica presso la casa editrice Prestel di Monaco il volume Woody, Freud e gli altri, che uscirà anche in edizione francese, spagnola e americana. Il libro diventa inoltre catalogo di una mostra presentata con successo in Germania e in Austria. Nel 1990 è la volta di Ritratti arbitrari, pubblicato in Italia da Einaudi.
Nel 1995 si avvicina al teatro disegnando scene e costumi per l’opera L’elisir d’amore di Donizetti che va in scena a Zurigo. Tre anni dopo, nel 1998, cura un nuovo allestimento della stessa opera per la Scala di Milano. Nel 2001 mette in scena Le sedie di Ionesco per il Teatro Studio di Milano, curandone la regia, le scene e i costumi e nel 2002 disegna scene e costumi per Il turco in Italia di Gioacchino Rossini per l’Opernhaus di Zurigo.
Il volume Terre (Rizzoli), edito anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, raccoglie una selezione di opere sul tema del paesaggio. Di questi dipinti si tiene un’ampia mostra a Palazzo Lanfranchi a Pisa all’inizio del 2002.
Nel 2009 la Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini di Ascoli Piceno gli dedica una mostra antologica sul paesaggio dal titolo Sedendo e mirando. Nel 2010 ritratto e paesaggio convergono nella mostra Lineamenti, volto e paesaggio al Museo dell’Ara Pacis di Roma e nello stesso anno espone i dipinti più recenti nella mostra L’infinito paesaggio, organizzata dal FAI a Villa Necchi a Milano.
Nel 2012 le Cartiere Vannucci di Milano ospitano Moby Dick, la mostra che espone le opere dal 2008 al 2012 e nello stesso anno i paesaggi dipinti da Pericoli entrano in relazione con quelli fotografati da Giacomelli nella mostra Graffiature. I paesaggi di Tullio Pericoli e Mario Giacomelli, alla Rocca Roveresca di Senigallia.
Nel 2012 pubblica Attraverso l’albero. Piccola storia dell’arte (Adelphi) e 80 ritratti per 10 scrittori (Mondadori). Nel 2013 esce per Adelphi il volume antologico I paesaggi. Una parte delle opere contenute nel volume costituiscono una mostra ospitata dal MART di Rovereto l’anno successivo. Nel 2014, Adelphi pubblica Pensieri della mano. Da una conversazione con Domenico Rosa.
Nello stesso anno, si tengono le seguenti esposizioni: una mostra di paesaggi dal titolo Areonatura, presso il MAG di Riva del Garda; Ritratti, allo Spazio Don Chisciotte di Torino; I paesaggi, al MART di Rovereto; Volti di volti, presso la Galleria Paggeriarte di Sassuolo (in occasione della manifestazione Festivalfilosofia); Una storia di segni. Le incisioni di Tullio Pericoli, presso il Museo della Grafica di Pisa.
La stessa mostra viene portata nel 2015 a Castello Pasquini, Castiglioncello. Sempre nel 2015 si inaugura in settembre, a Palazzo Fava, la mostra Sulla terra, che raccoglie il lavoro sul paesaggio dal 1999 al 2015, portata poi a Urbino, Palazzo Ducale, nel 2016.
Sempre nel 2016 Adelphi pubblica Piccolo teatro, galleria di “ritratti sonori” ispirati dal lavoro teatrale di Toni Servillo e Mimmo Borrelli su Napoli. La mostra I paesaggi di Tullio Pericoli inaugura a Tokyo, all’Istituto Italiano di Cultura, nel maggio 2016. Sempre nel 2016, nell’ambito della Biennale del disegno di Rimini, si tiene la mostra Oltre i margini, presso Palazzo Gambalunga.
In settembre per la mostra Quanti ritratti, caro Umberto presso la Sala del Comune di Camogli, vengono esposti disegni, schizzi, giochi (di entrambi) e lettere in cui, nel corso degli anni, Tullio Pericoli ha raffigurato Umberto Eco. Quasi un centinaio di ritratti, da quelli ufficiali, apparsi sulle copertine e sui giornali, a quelli fatti per gioco e per scherzo, nei momenti privati di un lungo rapporto di stima e di amicizia. Nel 2017 una esposizione alla galleria Consadori di Milano propone anche un nuovo libro Scritture e figure, edito da Skira, che darà anche il nome alla mostra. In seguito al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo verrà inaugurata la mostra Tullio Pericoli, storie di volti e di terre, mentre nella Chiesa di San Domenico di Alba poco dopo si aprirà Le colline davanti. Viaggio nelle terre di Langhe, Roero e Monferrato, un importante allestimento con numerose opere raffiguranti il terrritorio del cuneese. L’anno si chiude con una mostra di nuovo alla Galleria Consadori, dove vengono presentate tavole e schizzi in occasione della nuova edizione de “La casa ideale di Robert Louis Stevenson”, pubblicata da Adelphi nello stesso anno. Nel 2018 viene inaugurata la mostra al Museo Etrusco di Murlo, Linee di terre.