Abbazie, musei, palazzi rinascimentali, chiese e siti archeologici: i più bei luoghi del Lazio si preparano ad ospitare 11 concerti di musica senza confini per un’estate di altissimo livello artistico.
Dal 7 luglio al 22 settembre torna “In Musica”, un ciclo di concerti di rara qualità nei meravigliosi luoghi del patrimonio storico-artistico e archeologico del territorio laziale. “In musica” si inserisce nell’ambito di ArtCity 2018, la programmazione del Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli che da giugno a settembre offre ai cittadini della regione e ai tanti turisti in visita nel nostro Paese oltre 150 iniziative, fra arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo e che nel 2017 ha registrato complessivamente quasi 600.000 presenze.
Forte dello straordinario successo della scorsa edizione, la rassegna, curata da Cristina Farnetti, raddoppia il numero di concerti e da rassegna dedicata alla musica antica si trasforma in una panoramica di stili e contesti musicali diversi in grado di rendere unica l’esperienza di riscoperta di un Lazio forse meno conosciuto ma di straordinario valore storico-artistico e paesaggistico.
Si parte il 7 luglio al Museo Nazionale delle Navi Romane lungo le rive del lago di Nemi (Rm) con Corazón al Sur. Tanghi di ieri e di oggi, un viaggio tra presente e passato nella tradizione argentina del tango. Protagonista di un programma articolato che spazia dai primi tanghi di Carlos Gardel e dai classici degli anni ’40 fino ad arrivare alle immancabili composizioni di Astor Piazzolla sarà Nora Tabbush, cantante di Buenos Aires che approda al tango con lo spirito della ricerca delle radici, attività che affianca a quella concertistica dedicata al repertorio barocco. Domenica 8 luglio all’Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata (Rm) il flamenco incontra il repertorio greco tradizionale in Tra Grecia e Sefarad, concerto danzato da Laura Tabanera. Il Palazzo Farnese di Caprarola (Vt) sarà invece, domenica 15 luglio, la magnifica cornice in cui respirare l’atmosfera viennese di Haydn, Mozart e Beethoven e apprezzare lo stile operistico italiano nelle composizioni strumentali di Donizetti. Sul palco della serata dal titolo Dal Salotto all’Opera si esibirà il Quartetto Delfico che grazie all’utilizzo di strumenti originali dell’epoca promette di far scoprire al pubblico sonorità inedite di alcuni capolavori della musica classica.
Santa Editta, vergine e monaca, regina d’Inghilterra è l’appuntamento imperdibile di venerdì 20 luglio all’Abbazia di Casamari a Veroli (Fr), occasione rara per conoscere uno dei compositori più geniali del Seicento italiano: Alessandro Stradella. A interpretare questo oratorio a tema sacro che tuttavia mantiene la struttura dell’opera laica sarà lo Stradella Young Project diretto da Andrea De Carlo.
La Chiesa di San Pietro a Tuscania (Vt) ospita invece domenica 22 luglio KlezRoym. Onde di suono mediterranee. Con centinaia di concerti all’attivo e migliaia di dischi venduti in tutto il mondo, i KlezRoym sono considerati uno dei più importanti complessi europei di musica Klezmer e hanno recentemente festeggiato i venti anni di attività con una compilation (KlezRoym 1996-2016) che raccoglie tutti i brani più importanti del loro repertorio. Alla base delle loro composizioni originali, una preziosa ricerca sul patrimonio musicale ebraico ashkenazita e sefardita, combinato con le diverse culture musicali del Mediterraneo e del Medio Oriente, compreso il folklore est-europeo e zigano.
Due maestri italiani del jazz saranno invece i protagonisti dei due appuntamenti successivi.
Il 29 luglio al Monastero di San Benedetto Sacro Speco di Subiaco (Rm), Gratia. Improvvisazioni e riletture contemporanee sulle antifone mariane, un programma elaborato con la direzione musicale di Enzo Pietropaoli, sul palco al contrabbasso. Con lui due ospiti speciali: Gabriele Mirabassi al clarinetto e Michele Rabbia alle percussioni e live electronic. Insieme faranno convivere il canto gregoriano e il jazz in una straordinaria rilettura delle Antifone mariane in cui al minimalismo del gregoriano fa da contrappunto l’improvvisazione e il virtuosismo solistico.
America Sounds for Two è invece il nuovissimo progetto di Enrico Pieranunzi in duo con il chitarrista Stefano Cardi che verrà presentato nella Villa Giustiniani di Bassano Romano il 4 agosto: il primo, pianista jazz amante della chitarra classica, il secondo chitarrista classico appassionato di piano jazz. Dopo aver collaborato in passato in varie formazioni, Pieranunzi e Cardi si incontrano adesso grazie a un programma che inventa un repertorio per pianoforte e chitarra, spaziando dal cosiddetto periodo Biedermaier al Novecento di Gershwin, fino ad arrivare a Bill Evans, Dave Brubeck e al cubano Ernesto Nazareth.
Ben due sono le occasioni per farsi incantare dal suono dell’arpa gesuita, strumento poco conosciuto in Italia e rimasto invariato da quando nel ‘500 arrivò in Sudamerica grazie ai missionari gesuiti, diventando in particolare lo strumento principe della musica tradizionale nella regione del Guaranì, fra nord dell’Argentina, sud del Brasile e Paraguay. Con Un solo cammino. Dai Conquistadores all’America Latina, sabato 18 agosto all’Abbazia di Fossanova a Priverno (Lt) e domenica 19 agosto alla Basilica di San Francesco a Viterbo, Lincoln Almada ci accompagnerà in un viaggio sonoro in cui elementi autocroni incontreranno motivi e ritmi della Spagna e del Portogallo del ‘500 e del ‘600, del ‘700 europeo e dell’Africa degli schiavi.
La formazione Micrologus domenica 26 agosto alla Cappella dell’Annunziata di Cori (Lt) ci trasporterà invece nel cuore della musica medievale spagnola castigliana. Madre de Deus. Miracoli e pellegrinaggi dalle Cantigas de Santa Maria è un programma che riprende le Cantigas de Santa Maria, raccolta di poemi composti in Castiglia all’epoca di Alfonso X (1221-1284) che rappresentano la più vasta raccolta di canti mariani in lingua romanza.
Ultimo appuntamento di “In Musica” il 22 settembre al Santuario Madonna della Quercia a Viterbo. Vergine Bella/Pulchra Virgo. Otto secoli di poesia e musica al femminile è un excursus, tra poesia e musica, di otto secoli sul tema della Vergine Bella di petrarchesca memoria, vero filo rosso che lega i versi di Dante e Petrarca, via via fino ad arrivare ad Alda Merini. Sguardi diversi che fanno della donna una musa irraggiungibile, la guida di un percorso filosofico, l’oggetto di liriche amorose.
Foto d’apertura: (Nora Tabbush | El Barrio)