21 Giugno 2017
VIDEO ART

La Naba a Villa Arconati col festival Terraforma

21 Giugno 2017
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La Naba a Villa Arconati col festival Terraforma

21 Giugno 2017
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La Naba a Villa Arconati col festival Terraforma

Una video installazione accoglie i visitatori del festival Terraforma, una realtà consolidata dell’estate musicale milanese arrivato alla quarta edizione. Situato dentro il parco di Villa Arconati, un raffinato edificio settecentesco in stile barocchetto lombardo è un weekend di musica nel verde, architetture sostenibili in legno, labirinti di siepi fatti crescere con pazienza e bella gente internazionale. In questo contesto di pace in cui l’arte più astratta di tutte fa vibrare prati, alberi e casse toraciche, c’è anche spazio per le opere di arte da guardare.

L'evento Terraforma a Villa Arconati prevede l'installazione video Zoo a cura degli studenti di Naba.
L’evento Terraforma a Villa Arconati prevede l’installazione video Zoo a cura degli studenti di Naba.

Il festival vede in programma un’installazione audiovisiva dal titolo Zoo, realizzata dagli studenti della NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo sotto la direzione, rispettivamente, degli artisti/insegnanti Yuri Ancarani e Riccardo Benassi. Ispirata al concetto di terraformazione, che è anche alla base del festival, questo progetto è un lavoro corale composto da un schermo con un loop di sette video e una piramide di casse mono.

“L’idea è nata insieme a Ruggero Pietromarchi, uno degli organizzatori di Terraforma. Ci è sembrata l’occasione giusta per coinvolgere i miei studenti di videoarte e quelli di sound design di Riccardo” ha spiegato Yuri Ancarani a Creators.

A partire dalla riflessione sul tema di Terraforma, gli studenti Naba si sono introdotti all’interno di luoghi in cui animali ed essere viventi si trovano costretti a convivere. Realtà spesso inospitali che si trasformano in nuovi habitat inusuali, ambienti surreali ed estremi che risentono dell’influenza costringente dell’essere umano e del suo desiderio di “terraformazione” dell’ambiente artificiale.

“L’idea di diffondere il suono attraverso il DUB  ci è piaciuta sin da subito,” ha aggiunto Riccardo Benassi. “Abbiamo deciso di cortocircuitarne la funzione: da un sistema di diffusione sonora nato per inscenare battaglie tra musicisti e MC lo abbiamo trasformato in un veicolo per una comunione d’intenti. Per gli studenti, infatti, la sfida è stata quella di lavorare tutti insieme ad un unica soundtrack. Ognuno ha messo a disposizione le proprie competenze tecniche e stilistiche in favore di un risultato comune, ottimizzando sia la flessibilità del proprio ego, sia i limiti imposti dal genere musicale da cui ognuno di loro proviene,” ha continuato.

Video stills dai lavori dei ragazzi di Naba e Accademia Carrara. Da sinistra
Video stills dai lavori dei ragazzi di Naba e Accademia Carrara. Da sinistra Gaia De Megni, Hulya Floriana Cobanoglu, Luca Poma e Marco Maglia.

“Ognuno di loro ascolta e suona musica diversa, prevalentemente di stampo elettronico ma di origini disparate. Hanno trascorso gli ultimi mesi a passarsi il file via mail, salvando a ogni passaggio le modifiche, e incontrandosi settimanalmente per decidere cosa salvare e cosa no,” ha continuato. “È stata creata una prima traccia ispirata all’idea di loop infinito, era un continuum in stile drone/ambient sul quale poter costruire dei picchi emozionali. Una volta ricevuta la bozza video, gli studenti hanno definito meglio i tempi e le atmosfere in riferimento alle immagini” ha concluso.

Altri lavori dalla video-installazione Zoo:
Altri lavori dalla video-installazione Zoo: Camilla Scaringi, Francesca Monzo e Francesco de Bernardi.

 

Foto d’apertura: video still dall’opera di Gaia De Megni.

VILLA ARCONATI 
venerdi 23 giugno
ore 23.00 – 4.00
via Fametta, 1 – Castellazzo di Bollate (MI)

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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