3 Ottobre 2022
TUTELA MADE IN ITALY

La scia degli Stati Generali dell’Export: il governo pensa a un Ministero del Commercio Estero

3 Ottobre 2022
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La scia degli Stati Generali dell’Export: il governo pensa a un Ministero del Commercio Estero

3 Ottobre 2022
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La scia degli Stati Generali dell’Export: il governo pensa a un Ministero del Commercio Estero

Con il Governo nascituro, l’Italia va verso un ritorno del Ministero del Commercio Estero. L’imprenditore Lorenzo Zurino, che ha indetto due settimane fa gli Stati Generali dell’Export a Ravenna (di cui vi abbiamo parlato qui) ora è dato in pole position tra i papabili ministri.

Oggi più che mai è importante occuparsi e valorizzare il settore dell’export – aveva detto il presidente del Forum Italiano per l’Export dal palco del teatro Rasi nell’happening dove era presente anche The Way Magazine – . In Italia, infatti, il business vale 570 miliardi di euro l’anno e rappresenta un terzo del PIL del nostro Paese”.

All’annuncio della vittoria elettorale, Zurino aveva diramato una dichiarazione: “Lancio un appello a Giorgia Meloni, e alla nuova governance di Centrodestra, affinché accolgano la proposta elaborata nel corso degli Stati Generali dell’Export di Ravenna, a cui hanno partecipato i più importanti imprenditori italiani ed esteri. Non chiediamo l’istituzione di nuovi Ministeri o di nuovi carrozzoni ma che le istituzioni e la politica siano presenti là dove c’è bisogno del loro intervento. La storia del Ministero del Commercio internazionale iniziò il 22 dicembre del 1945, quando i Padri Costituenti si preoccuparono di stabilire un dicastero che si occupasse esclusivamente del supporto al commercio internazionale delle imprese italiane, particolarmente vocate all’esportazione della loro qualità. Già allora utilizzarono il termine “Made in Italy”, ma in maniera del tutto incosciente: nessuno poteva prevedere che esso sarebbe diventato un simbolo di qualità e garanzia di professionalità a livello globale. Da Presidente degli Stati Generali dell’Export mi sento in dovere di farmi da portavoce delle istanze di un settore che fa da traino all’economia italiana”.

Il presidente del Forum Italiano dell’Export, a cui aderiscono aziende manifatturiere, di servizi finanziari, oltre a moda, cibo e lusso, si fa portavoce di un’istanza richiesta da molti imprenditori. E ora tra i possibili spacchettamenti dei superministeri, in tal caso di quello del Ministero dello Sviluppo Economico, vi sarebbe tra le possibilità il ritorno in auge del dicastero teso a proteggere e valorizzare un settore che da solo vale 1/3 del Pil italiano. 

I rincari energetici e la concorrenza soprattutto nell’alimentare, di Spagna e Francia, dovuta ad un minore costo di produzione, ad esempio, mettono in pericolo la resa dei prodotti alimentari italiani, che rappresentano il 10% dei beni esportati dal nostro Paese. Una guida governativa per il commercio estero servirebbe anche a ristabilire equilibri in questo campo. Lorenzo Zurino, 37 anni, di Sorrento, è capofila dell’esportazione dell’industria alimentare italiana verso Stati Uniti e Israele e particolarmente sensibile a questo argomento.  

Manager dal riconosciuto talento, Zurino si sposterà a Chicago per partecipare all’Italian Heritage Month, unico italiano tra gli ospiti d’onore. L’imprenditore sarà ospite del Joint Civic Committee of Italian Americans, nel Columbus Day del prossimo 11 ottobre.

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