Una sensazione di gradevole e rispettosa sorpresa riascoltare dei classici della canzone italiana rimaneggiati da grandi stelle internazionali. A Roma, lo spettacolo di beneficienza “Semplice Lucio” all’Auditorium Parco della Musica ha mostrato un inedito Steve Norman degli Spandau Ballet suonare “Caruso” di Lucio Dalla riarrangiato da Dj Claudio Ciccone Bros.
Si è trattato di un evento per sensibilizzare sul delicato problema del cyberbullismo, nella Sala Santa Cecilia, condotto Pino Insegno e Raffaella Camarda, con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Universale Italiana diretta dal Maestro Mario Zannini, unita alla chitarra solista di Giandomenico Anellino, definito per la sua indiscutibile bravura e completezza “uomo orchestra”, come ricordato da Insegno.
Un’introduzione in ricordo di Alex Baroni, grande voce e prematuramente scomparso, dagli allievi dell’Accademia dello Spettacolo Italia, cui sono seguiti brani celeberrimi alternati al binomio Lucio & Lucio, tra le esecuzioni di: Roberto Pambianchi, Martina Attili, Briga, Povia, Amedeo Minghi, Marco Conidi insieme all’Orchestraccia, i Dreams in progress e Vincenzo Capua che ha concluso la serata. Particolare apprezzamento ha riscosso la presenza di Steve Norman, indimenticabile sassofonista degli Spandau Ballet, che a metà serata ha eseguito in chiave dance, Caruso, supportato dalla maestria del dj Claudio Ciccone accompagnato da Guido Planeta alle tastiere, regalando al pubblico atmosfere uniche, per concludere con le percussioni, sullo sfondo di Gold, con l’eco dal sapore quasi techno della voce di Tony Hadley.