In occasione della manifestazione ‘Incontri di Musica Sacra e Contemporanea 2019‘ organizzata dall’IPRS (Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali), l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma propone lunedì 14 ottobre 2019 un concerto di musica classica turca, con opere selezionate che vanno dai compositori dell’era del Sultano agli artisti più talentuosi di ogni epoca a seguire. Sede del concerto, il meraviglioso Conservatorio di Santa Cecilia a Roma (Sala Accademica – via dei Greci 18, Roma – ore 20.00).
L’evento ‘Incontri di Musica Sacra e Contemporanea 2019 – per un dialogo interreligioso‘ prevede un ciclo di concerti, 1 workshop e 1 convegno, in calendario dal 19 settembre al 9 dicembre 2019, per incontrare la musica concepita sotto tutti i cieli – da epoche antiche fino a oggi – nelle diverse latitudini e con diverse ispirazioni, per proporre un ascolto interculturale e interreligioso.
Risalente a secoli fa, la musica turca ha una tradizione profondamente radicata e fondata su un vasto territorio, capace di unire il passato al futuro grazie al talento di maestri esecutori, cantanti e compositori. Risuonando dalla scienza alle arti, quali medicina e arti marziali, e manifestandosi sempre in perfetta armonia con l’architettura e altri campi delle belle arti, la musica classica turca congiunge la raffinatezza estetica e multidimensionale al suo ruolo terapeutico.
Il gruppo è composto da un quartetto strumentale del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia.
Gli interpreti musicisti eseguiranno varie opere selezionate tra i classici della musica Turca, trasportando il pubblico in un viaggio nel mondo delle melodie mistiche e liriche. Il concerto inizia da Abdülkadir Meragî, Tanburî Cemil Bey fino all’epoca Repubblicana.
I musicisti
I musicisti e i relativi strumenti utilizzati che andranno ad eseguire le melodie sono:
Murat Salim Tokaç (Tanbur)
Tanbur: finora conosciuto come lo strumento turco più antico, con una vasta gamma di maqām disponibili sulla sua struttura, il tanbur è sufficiente per rappresentare da solo l’espressione della musica turca.
Yasin Özçimi (Ney)
Ney: considerato somigliante alla voce umana, il ney (flauto di canna) è uno dei principali strumenti utilizzati nella musica turca sufi (mistica) e in sessioni di terapia musicale.
Elif Canfeza Gündüz (Kemençe Classico)
Kemenche classico: nel suo corpo piccolo e ricco di dettagli, il kemenche diffonde numerose melodie incantevoli, nascoste in passato nelle sagge mani del suo maestro.
Tuncay Tuncay (Kanun)
Kānun: strumento antico con molte corde, suscita ispirazioni, desideri e passioni con gli splendidi battiti dei plettri.
In foto d’apertura: Elif Canfeza Gündüz a sinistra – Yasin Özçimi a destra