Forme ceramiche come elementi di contaminazione tra arte e design. Assomigliano ad oggetti magici i pezzi d’arte che si vedono in questi giorni a Edicola Radetzky, parte della mostra The jewels of the creature in golden armour, esposizione personale dell’artista belga Naomi Gilon.
La mostra realizzata con la collaborazione di Candy Snake Gallery appositamente per Edicola Radetzky.
Il progetto trasforma lo spazio vetrato dell’edicola in uno scrigno dall’atmosfera fantastica ispirata a manga epici e visionari come Saint Seiya e Sailor Moon.
Tra forme arcaiche/aggressivee dettagli glamour/preziosi, le sculture in mostra si pongono come vestigia dotate di un potere occulto, parte di una serie di oggetti magici che una volta uniti possono invocare un’energia protettiva o nociva.
Artista belga nata nel 1996 ad Arlon e basata a Bruxelles, Naomi Gilon è una delle figure più interessanti di una scena emergente internazionale sempre più aperta alla contaminazione tra arte visiva, moda e design. Incentrata sull’idea di trasformazione del corpo come strumento di costruzione dell’identità sociale e sull’utilizzo sperimentale della ceramica come materia insieme fragile e sensuale, la ricerca di Naomi Gilon è in costante dialogo con le forme della cultura popolare, da quelle tradizionali della mitologia classica alle espressioni più contemporanee delle sottoculture giovanili. Tra le collaborazioni sviluppate da Naomi Gilon negli ultimi anni, si possono citare i marchi di moda Marc Jacobs, con il quale ha reinventato alcune iconiche borse del marchio di moda americano, e Han Kjøbenhavn, con il quale ha realizzato un abito divenuto virale dopo esser stato indossato dall’attrice Julia Fox alla festa degli Oscar.