Un condensato di una carriera trentennale portato sul palco con molta energie e una band misurata ma molto precisa. Il concerto “antipasto” di Paola Turci a Milano, al compassato Teatro Arcimboldi, a stento è riuscito a contenere l’entusiasmo del suo pubblico. Troppo abituato al rock della cantautrice romana per essere seduto alla propria poltrona. E per buona parte dello show è sembrato davvero che la Turci avesse in mano in pubblico con continui sbalzi di umore musicale che l’hanno portata dalla cover di “Un’emozione da poco” agli stornelli romani. In mezzo, tanto rock, ma anche il nuovo corso electro pop con archi (sintetizzati) e melodie da far invidia. Cantante sempre con disinvoltura, anche nei passaggi che richiedevano tonalità più alte, come in molti dei nuovi successi del suo repertorio.
Chicca della serata, “Io e Maria”, la canzone scritta nel 1993 per lei da Luca Carboni, un inconsueto appoggio lesbo ripreso con grande vigore e arrangiamento molto più convincente dell’originario nel disco “Ragazze”, immaginiamo per la felicità della dilagante e festante rappresentanza del pubblico rainbow e simpatizzante, che è storicamente legato alla cantante.
Turci sta vivendo una rinascita sull’onda di dischi ben prodotti e ben cantati a fianco di Luca Chiaravalli. La cantante è stata al 69° Festival di Sanremo, per la undicesima volta in gara, qualche mese fa con il brano “L’ultimo ostacolo” dopo il successo di “Fatti bella per te” del 2017 (certificato oro per le vendite), 3 Premi della Critica e una vittoria nel 1989 con il brano “Bambini”. Dopo questa data milanese si esibirà a a Roma all’Auditorium del Parco della Musica il 20 maggio e poi il tour vero partirà a novembre.
Del suo nuovo disco dice: “Un cerchio che sembra andare a chiudersi, nell’ultimo tratto può farsi linea ancora aperta e definire l’inizio di un’altra storia. Alla fine del “Secondo cuore” (2017) è successo senza che me ne accorgessi: dal niente è arrivata una canzone, “L’arte di ricominciare”, che era insieme un’appendice di quell’album e un capitolo nuovo, tutto da scrivere: nasce così “Viva da morire” (2019), dieci tracce – ognuna con un arrangiamento musicale proprio, in cui esploro timbri vocali mai toccati – in cui c’è il passato, il presente, il futuro. Ci sono io adolescente (sulle scale della casa al mare dove ho imparato suonare la chitarra), ci sono io da adolescente (sulla vespa 50, e Patti Smith nelle cuffie), io come sono stata (sospesa, frastornata), e io come sto (come davanti a una marea che inonda e si ritrae), dove va il mio desiderio (verso un due che vorrei). “Viva da morire” è, sopra tutto, la frase – virata al femminile – che Luca Chiaravalli, produttore e anima di questo disco – ha esclamato nel suo letto d’ospedale, al risveglio da un ennesimo intervento. Racconta di esistenze come le nostre, che a un certo punto hanno avuto un incidente, un imprevisto, un inciampo e ci stavano sfuggendo via, ma poi le abbiamo riprese. Dunque del miracolo che oggi siamo”.
Dei suoi successi, tutti riproposti tranne “Sai che è un attimo”, si gongola e si bea e ne ha ragione: il pubblico li adora, non sono inflazionati da continue esposizioni radiofoniche, e soprattutto hanno un giusto sapore sorpresa quando li rispolvera. L’approccio Turci è fresco e mai stanco, e questo dovrebbe garantirle lunga vita artistica, oltre che ammirazione universale per l’invidiabile forma fisica a 54 anni.
“Viva da Morire” è il nuovo singolo che dà titolo al nuovo album e che rispecchia il tema centrale del nuovo lavoro, un inno alla vita ricco di energia.E il video, online da oggi, rispecchia questo stato d’animo. Per la regia di Damn Films (Marc Lucas & Igor Grbesic), raffigura un’energica battle di danza tutta al femminile dove sono inclusi tutti i generi di ballo e che vede al centro Paola Turci. Un video caratterizzato da una forza trascinante e travolgente.
Questi singolo e “L’ultimo ostacolo”, presentato allo scorso Festival di Sanremo, sono contenuti in “Viva Da Morire”: dieci tracce, ognuna un arrangiamento musicale proprio, in cui è racchiuso il passato, il presente, il futuro. Paola Turci adolescente sulla vespa 50, Paola Turci sospesa nel passato e viva ne presente, ricca di desideri per il futuro.
Prodotto da Luca Chiaravalli, molti sono gli autori importanti che hanno collaborato all’album, da Shade con cui Paola duetta nel brano “ Le olimpiadi tutti i giorni”, a Nek, a Federica Abbate, Giulia Anania, Andrea Bonomo, Davide Simonetta, Gianluigi Fazio e molti altri.
Il 12 novembre, invece, partirà da Torino il tour teatrale :
12 novembre – Torino- Teatro Colosseo
14 novembre – Bologna – Teatro Celebrazioni
15 novembre – Mestre – Teatro Corso
19 novembre – Parma – Teatro Regio
21 novembre – Senigallia – Teatro La Fenice
23 novembre – Lecce– Politeama Greco
26 novembre – Catania – Teatro Metropolitan
27 novembre – Palermo – Teatro Golden
30 novembre – Reggio Calabria – Teatro Cilea
2 dicembre – Napoli – Teatro Augusteo
4 dicembre- Forlì – Teatro Fabbri
9 dicembre – Firenze – Teatro Verdi