La grande portata storica di un’area cittadina funge da collante tra presente e passato. Il Liberty simbolo di zona Porta Venezia a Milano aveva ispirato in pasato celebri designer e migliaia di turisti in città per le Design Week. Oggi Porta Venezia Design District, L’ALTRO distretto, rilancia e affronta la prossima Milano Design Week (dal 17 al 23 aprile 2023) con l’obiettivo di tracciare e raccontare una trama urbana differente per comunicare in modo contemporaneo una visione altra
del design.
Le iniziative della zona a ridosso di Parco Palestro, a pochi passi dell’antico centro città, in dialogo con il contesto e i valori che rappresenta, tengono conto delle varie stratificazioni socio-culturali della città riscontrabili nei vari elementi che lo caratterizzano, dalle architetture storiche alle evoluzioni sociali più contemporanee. Nelle strade a termine di Corso Buenos Aires, c’è un sistema cittadino dove il cambiamento è una reazione spontanea, serpeggiante nei suoi quartieri e nel reticolo delle sue vie.
Blasonato e Popolare, Intimo e Chiassoso, Conservatore e Ribelle: si procede per contrasti, nel
Porta Venezia Design District, L’ALTRO distretto, dove le diverse inclinazioni danno vita ad un
carattere che trasgredisce possibili definizioni.
Rispecchiando l’inclusività e la diversità, caratteristiche intrinseche del quartiere, il neo distretto
intende inglobare molteplici ambiti differenti tra loro all’interno del concetto di design, inteso
nel senso più ampio di ideazione e progettazione, quasi un catalizzatore dei fermenti che qui
scaturiscono.
Espressione di una città in continua evoluzione e trasformazione, il quartiere di Porta Venezia si
è affermato negli anni come distretto cosmopolita, inclusivo, dall’animo ribelle; peculiarità che la
creazione de L’ALTRO distretto intende valorizzare, focalizzando l’attenzione su aspetti di unicità
e particolarità.
Le gentili architetture in stile liberty che adornano Porta Venezia, rendendola una delle zone di
Milano che ne ha mostrato più varietà espressiva e decorativa, dimostrano come il quartiere veda
nelle contaminazioni e nelle differenze un valore aggiunto.
L’ asse viario che attraversa storicamente il cuore di Porta Venezia e che collega urbanisticamente
il centro città alla prima periferia, contribuisce, insieme alla combinazione unica di architetture,
storie ed etnie presenti sul territorio, a rendere il quartiere capace di raccontare i tanti volti di
Milano.

Racconta Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms Porta Venezia
Design District: “Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità di un’area di Milano attraverso il linguaggio contemporaneo del design. La pandemia ha imposto una riflessione sul come rinnovare l’offerta di servizi ai nostri interlocutori e in che modo ideare format alternativi, in grado di interpretare nuove e più complesse esigenze”.
“Porta Venezia è un’area di Milano eterogenea, dall’animo vibrante che ha come prerogativa
indiscutibile il carattere d’inclusione. La diversità delle culture e le persone che animano il territorio
ne ispirano questo “altro” carattere. L’antropologo e scrittore Marco Aime dà della parola altro una
definizione che è stata per noi una significativa fonte di ispirazione: […] coloro che definiamo “altri”
sono spesso il prodotto di una nostra costruzione e non una realtà oggettiva. Perché allora costruire
l’altro? Perché è indispensabile per definire “noi”. Noi siamo ciò che l’altro non è ed è per questo che
spesso, troppo spesso, configuriamo l’altro come icona di ogni male. Abbiamo bisogno dei cattivi,
per pensarci buoni […]. La definizione ha acceso una riflessione evidenziando l’importanza e la
necessità, ancora oggi, di caricare la parola altro di accezioni positive. L’impegno nel perseguire la
nostra visione trova nel concetto di altro design, inteso nel suo significato più puro di progettualità,
la propria attuazione: l’esaltazione della diversità, tramite la coesistenza di codici espressivi e
linguaggi differenti, risulterà essere nella sua concreta espressione inclusiva“, sottolinea Carlo
Barbarossa, team Creative Direction Mktg&Comms del distretto.
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