Con l’arrivo di dicembre Napoli si trasforma in meta preferita del Mediterraneo invernale. Perché la città assume un’ambientazione magica proprio per le rievocazioni artigianali presenti nei suoi vicoli che si rifanno alla tradizione presepiale nata in città nel 1600 e diffusasi nel 1700 in tutto il suo splendore. Il presepe napoletano ha la duplice funzione di ricordarci quanto questa città incontro sia stata sempre “meticcia” anche nelle sue creazioni artistiche, e quanto non si sia fatta scalfire dal passaggio delle mode.
Posto che camminando nel centro storico di Napoli a volte sembrerà di essere protagonisti di un vero presepe vivente, non bisogna dimenticarsi che la caratteristica tipica del presepe partenopeo settecentesco è proprio quella di riprendere ambientazioni, luoghi, costumi e genti che della Palestina hanno ben poco. Sono tutte scene e location di vita napoletana di 300 anni fa.
San Gregorio Armeno (fermata Duomo della metropolitana) è il cuore pulsante dell’arte presepale, con ancora decine di artigiani che lavorano tutto l’anno le statuine che in città si chiamano omnicomprensivamente “pastori”. Di ogni ordine e grado, ci sono quelli di legno, ceramica, paglia, vestiti o rivestiti.
Vi sveliamo i tre maggiori presepi napoletani, quelli davvero autentici: oltre ad avere 300 e passa anni di storia, sono quelli da cui è derivata tutta l’iconografia e su cui si sono modellati tutti gli altri.
CAPODIMONTE – Il presepe del Museo di Capodimonte che vedete in foto d’apertura, è il simbolo della tradizione e del collezionismo che si è sviluppata attorno a questa arte. Particolarmente affollato di personaggi e dettagli, posto all’interno di una teca, questa vera opera d’arte di tre secoli fa necessita di tutta l’attenzione possibile per essere ammirata.
SAN MARTINO – Il presepe di San Martino, su uno dei colli più alti della città, per i napoletani è davvero sacro. Conosciuto come presepe Cuciniello, dal nome dell’architetto che lo ereditò e lo espose alla città a fine 1800, attualmente occupa una sala intera nel Museo di San Martino con tanti contributi da artista per l’allestimento e l’illuminazione.
BANCO DI NAPOLI – Il Presepe del Banco di Napoli, più conosciuto come “il presepe del Re” conservato a palazzo Reale a Napoli centro, è una collezione di pastori antichi non nati per lo stesso presepe ed è quindi molto particolare, anche se i cultori non lo definiscono opera unica, perché nata da assemblaggi. Tuttavia qui si trovano i personaggi scolpiti addirittura dall’artista Giuseppe Sammartino, quello che aveva creato il capolavoro del Cristo velato custodito nella cappella Sansevero nel ventre della città. Il presepe si trova in comodato, presso la cappella palatina del Palazzo Reale, l’edificio che occupa un lato di Piazza Plebiscito.