F/ART ha invitato Serge Latouche, filosofo ed economista francese, a indagare i temi legati ai consumi e alla sostenibilità nella conferenza USE, USE, USE e poi RE.USE. Ripensare il consumismo per costruire una società sostenibile.
Noto per i suoi studi sul consumismo e sulla sostenibilità, Serge Latouche è diventato celebre per aver sviluppato teorie contrapposte all’obsolescenza programmata, fenomeno sviluppatosi a partire dall’avvento dell’industrializzazione che prevede la necessità di produrre merci deperibili e irreparabili per contrastare la crisi dei mercati e dell’occupazione.
Il filosofo francese ha formulato la via virtuosa della frugalità necessaria come alternativa all’obsolescenza.
La necessità di “inventare un futuro sostenibile fuori dalla crescita, una società di abbondanza frugale in cui quest’ultima è necessaria per la sostenibilità dell’ecosistema e per soddisfare i bisogni delle persone”.
F/ART è un’azienda nata nel 1945, produttrice di trasformatori per lampade a Neon, leader mondiale nel suo settore.
Dal 2017 l’azienda, guidata da Marisa Graziati, ha avviato un lavoro di ridefinizione della sua immagine, a partire dal naming – F/ART – fino al rinnovo dell’offerta, ideando soluzioni innovative e inedite con cui presentarsi nuovamente ai mercati internazionali.
Il nuovo progetto ha coinvolto il processo produttivo, la cultura aziendale e la ricerca di interlocutori con cui instaurare importanti collaborazioni.
Nuova proposta del 2019 è la linea di prodotti dedicata all’alimentazione dei LED per insegne e illuminazione, realizzata in resina e capace di rispondere alle esigenze diversificate del mercato illuminotecnico.
Questa è una grande sfida mentre i governi cercano di mantenere il mito della crescita distruggendo sempre di più il sistema.
”Riprendendo i temi dell’economista, MarisaGraziati,CEO di F/ART, ribadisce l’importanza di realizzare prodotti che garantiscono un basso impatto ambientale, dotati della massima efficienza energetica edi una lunga durata.
La lampada a catodo freddo, infatti, è stata riconosciuta dall’organizzazione americana UL-Underwriters Laboratories Inc. – come la fonte di luce più sostenibile al mondo in quanto altamente performante e con consumi minimi.
Nell’ottica della creazione di economie, ricchezza e lavoro, l’azienda propone servizi di manutenzione programmata che coinvolgono personale specializzato per la revisione e mantenimento degli impianti e una distribuzione del lavoro che limita gli spostamenti di materialie di persone nel rispetto dell’ambiente.
Importanti sono, inoltre, la ricerca di materie prime a basso impatto e lo sviluppo di attività volte al miglioramento della produzione.
In foto, a Treviso per una conferenza organizzata da F/Art l’economista e filosofo francese Serge Latouche, protagonista della serata nella storica cornice dell’Auditorium del Museo di Santa Caterina, insieme a Marisa Graziati, CEO di F/ART e a Carlo Sala, curatore della Fondazione Fabbri e docente al Master IUAV in Photography, con la moderazione di Massimo Bordin, docente di filosofia e collaboratore della rivista La Chiave di Sophia.