Si intitola “Sirene tra luoghi e leggende” il libro scritto da Sophie Lamour, artista ligure (che avevamo intervistato qui), da sempre appassionata delle mitologiche creature metà pesce e metà donna, tanto da condurre la prima scuola itinerante per conoscere il mare dal loro punto di vista. Si tratta di un vero e proprio laboratorio, “Il Laboratorio delle Sirene” appunto, che è stato premiato dalla prestigiosa Carta del Mare. Il volume esce per De Ferrari Editore.
Il titolo è di per sé eloquente ma in dettaglio di cosa si tratta?
Il libro è una raccolta di antiche leggende dedicate alle sirene che si incontrano da Sestri Levante passando per Napoli, Santa Teresa di Gallura e salendo a Venezia fino ai laghi alpini… Da nord a sud della bella Italia, storie intervallate da simboli e aspetti curiosi.
Argomento interessante ma cosa ti ha attratto tanto da scriverci un libro su queste figure mitologiche?
Una passione che ho da sempre, fin da bambina infatti sono stata attratta dalla fiaba “La sirenetta” di Andersen, poi crescendo ho studiato e approfondito questo mito che pensavo fossero solo fiabe e magia e invece no. Sono figure antichissime, già venerate ai tempi degli Assiri e dei Babilonesi, erano considerate l’anello di congiunzione tra la Dea Madre e le donne, erano soprattutto considerate un simbolo di sacralità femminino e anche di fecondità. Ian, figura misterica, nella sua conformazione bicaudale è sinonimo di vita che rinasce infatti la sua forma ricorda l’omega greca in cui tutto finisce e ciclicamente torna.
Prima hai accennato a luoghi geografici italiani, cosa hanno a che fare con le Sirene?
Le Sirene, tra esoterico e leggenda, sono da sempre presenti in ogni società e da qui, ulteriori ricerche mi hanno portato al “sottosuolo leggendario” autoctono di ogni regione italiana, dall’acqua dolce all’acqua salta, ogni luogo ha la sua sirena. Teniamo conto che come simbolo forte è sicuramente il corrispettivo femminile che si contrappone a quello maschile.
Hai raccolto anche altre storie?
Ho fatto una cernita dei racconti più importanti d’Italia, poi nell’anno in cui non si fa che parlare del nuovo film della Disney “La Sirenetta” live action, che tra l’altro si sta girando proprio in questi giorni in Sardegna, “Sirene tra luoghi e leggende”, farà riscoprire il mostro marino femminile nei racconti della tradizione italiana, sguazzando in tiepide acque salate mediterranee, fino alle dolci acque cristalline delle cascate di montagna.
Ci sono anche dei contributi “laterali” che accompagnano la tua opera?
Sì esatto, al libro hanno contribuito personaggi “trasversali”, nel senso che hanno collaborato nell’ambito delle loro peculiarità artistiche e non, per sottolineare quanto la figura della sirena sia una metafora senza tempo ancora misteriosa: Marco Pepè, scrittore, indagatore dell’insolito e patron del Ghost Tour, Lucia Magionami psicologa e psicoterapeuta impegnata nella lotta contro al violenza sulle donne e Deborah Carelli pedagogista e regista teatrale. Il volume è dedicato a Mirella Lisi Vaiani, un’artista straordinaria che con le sue opere ha impreziosito la pubblicazione con immagini inedite di tarocchi marini.
Intervista a cura di Enzo Latronico. In foto d’apertura: immagine di Mirella Lisi Variani e copertina del libro “Sirene – Tra luoghi e leggende” (De Ferrari Editore)