Ci sono sculture e sculture. Quando si tratta di forme leggere, eteree, quasi divine, il compito di catturare il momento giusto per consegnare il manufatto all’eternità fotografica, è particolarmente gravoso. E sul suo nuovo Instagram, Trevor Mansfield, fotografo statunitense con esperienza a Parigi e una mostra qualce anno fa a Chiang Mai in Thailandia, è particolarmente bravo a restituire le idee.
Le idee di una fotografia molto particolare, che eleva a macigni imponenti, spesso ritratti in bianco e nero, suggestioni leggere di forme e tessuti, vetri e carte incastrate di rara bellezza.
Non per niente la sua mostra asiatica si chiamava “Levity” e si concentrava su manufatti di seta che svolazzanti assumevano forme diverse. La magia del vetro soffiato e dei tessuti fa da contrappunto alla materica e impertinente plastica, unico materiale non “naturale” che per questo giustamente si merita lo scatto a colori.
Perdersi in questi dettagli presumibilmente studiati con certosina perizia in studio è un piacere che ci possiamo permettere in questo momento in cui il mondo sembra fermo.
E forse per questo incline maggiormente all’osservazione. Di una naturalezza che solo la fotografia meticolosamente preparata sa ancora offrirci.