Non solo pittore. Achille Funi, morto nel 1972, è stato scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico. Negli anni Trenta ha teorizzato e praticato il ritorno alla pittura murale. A poco più di 50 anni dalla sua scomparsa, dal 10 marzo in libreria e online Achille Funi Un maestro a Brera a cura di Elena Pontiggia edito da Libri Scheiwiller 24orecultura.com.
Tra l’arte e la grafica, Achille Funi è stato uno dei protagonisti della pittura italiana della prima parte del XX secolo. Il saggio di Elena Pontiggia ricostruisce la vita e l’opera dell’artista con un inedito taglio biografico e ampi stralci del suo poco noto epistolario, tra cui le lettere, ritrovate recentemente, ad Arturo Tosi e a Margherita Sarfatti. L’autrice analizza inoltre, con un linguaggio semplice e chiaro, i principali dipinti dell’artista, ripercorrendone il periodo futurista, l’epoca del realismo magico e del Novecento Italiano, l’avventura della pittura murale negli anni Trenta e Quaranta.
Tra le pagine del libro particolare attenzione è rivolta alla ricostruzione, anche con dati inediti, dell’esperienza di Funi all’Accademia di Brera: come studente nel 1906‑1910; come fondatore della prima cattedra di affresco in Italia nel 1940; come docente dal 1940 al 1945 (quando viene deferito al CLN per la sua adesione al fascismo) e dal 1947 al 1957, quando ormai anziano diventò direttore. Nella sua aula l’artista radunò intorno a sé una cerchia di allievi, una “Scuola di Funi” formata da tanti futuri artisti diversissimi tra loro ai quali, rispettandone sempre l’individualità e la libertà espressiva, Funi insegnò la costruzione della forma, la “geometria della vita”. Tra i suoi allievi si ricordano i figurativi Valerio Adami e Umberto Mariani, artisti cinetici appartenenti al Gruppo T, come Gianni Colombo, Grazia Varisco, Davide Boriani, Giovanni Anceschi, e firmatari del manifesto spazialista, come Roberto Crippa, Gianni Dova e Cesare Peverelli.
A cura di Elena Pontiggia – critica e storica dell’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Politecnico di Milano, collaboratrice di diverse riviste d’arte e della Stampa di Torino.