E’ tempo d’inverno da Col Vetoraz, in Valdobbiadene, Treviso, stagione che quest’anno in alcune occasioni ci ha regalato anche giornate nevose e i magici panorami delle distese di vigneti vestite di bianco. Il proverbio “sotto la neve, pane” ha un fondo di verità: durante i mesi invernali il vigneto «dorme», indifferente agli attacchi di gelo.
La neve è un elemento fondamentale per il riposo, e proprio le nevicate recenti hanno riportato ad una condizione abituale per il territorio, pur se in passato gli inverni erano decisamente più rigidi di oggi.
La terra, dopo aver progressivamente nel corso dell’autunno rallentato il suo metabolismo, ora giunge all’arresto del ciclo vegetativo e riposa, ma questo é un tempo necessario per la pianta, perché le permette di raccogliere le energie utili a sviluppare poi le prime gemme; un processo che avviene senza l’aiuto dell’uomo, fa tutto madre natura.
‘In inverno la vite vive un necessario periodo di letargo – spiega l’AD Col Vetoraz Spumanti S.p.A. ed enologo Loris Dall’Acqua – la pianta infatti chiede di essere lasciata indisturbata, un’attesa necessaria per prepararsi ad affrontare il risveglio primaverile. La presenza della neve è un elemento favorevole perché di fatto lo strato nevoso, specie se consistente, funge da scudo protettivo e la terra, in questo periodo di riposo, ha modo di mantenere la sua fertilità .”
Anche il periodo dell’attesa come quello dei mesi invernali in vigna, non è mai completamente statico, quanto piuttosto segnato da una lentezza vigile, adatta per il delicato quanto importante lavoro di potatura per mettere in equilibrio la vite o per la preparazione del terreno per la messa a dimora delle nuove piante.
In Col Vetoraz queste settimane vengono gestite con accortezza e con il pensiero rivolto alle nuove annate e ad un nuovo ciclo stagionale, per prepararsi a fare la differenza nel segno dell’eccellenza.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.