Molto interesse ha suscitato all’ultima edizione dell’ILTM di Cannes l’iniziativa imprenditoriale di dueragazzi italiani, Beyond The Gates. Si tratta di un metodo di visita e organizzazione di tour esclusivi di alto target tra le dimore storiche e residenze private italiane. “Oltre i cancelli”, appunto, è il motto oltre che il nome dell’impresa. A realizzare il progetto, e portarlo alla fiera internazionale del turismo di lusso sulla Croisette, sono stati i fratelli Alesandro e Giacomo Cavazza de Altamer. Sono un architetto e un hotelier che hanno trasformato la loro passione per la cultura e l’eredità di blasonati casati, in un progetto imprenditoriale.
“Siamo contenti di far scoprire e convincere anche i proprietari a riaprire alcuni dei posti più belli d’Italia – ci ha raccontato Giacomo avazza de Altamer – e siamo particolarmente orgogliosi di rilevare la bellezza nascosta di alcune dimore. A volte nemmeno i proprietari si rendono conto dell’unicità di questi luoghi. A Positano abbiamo l’unica torre sul mare con spiaggia privata, mentre nel nord abbiamo preso in carica alcune tra le più belle ville e giardini all’italiana”.
Beyond the gates è un progetto attraverso il quale si possono conoscere e vivere le più belle case d’Italia: palazzi, ville, castelli, giardini, spesso non accessibili al pubblico e lontani dalle mete tradizionali.
“La nostra missione – dice Giacomo – è di far conoscere non solo luoghi meravigliosi e spesso sconosciuti, ma anche le storie, le tradizioni e le persone che vivono, curano, restaurano e custodiscono con amore le ville, i palazzi, i giardini ed i castelli che rendono l’Italia un paese unico al mondo”.
Sul sito della società, da dove si può contattare l’iniziativa per richiedere tour su misura, c’è anche uno spazio dedicato ai proprietari: “Oltre alle attività legate a visite e ricettività, la nostra società offre servizi di consulenza per quei proprietari che volessero mettere a reddito la propria dimora e desiderassero ricevere un supporto. Sulla scorta delle nostre esperienze professionali (Alessandro architetto, Giacomo hotelier) e di quanto fatto per la nostra famiglia presso il Castello di Tabiano”.