20 Agosto 2021

Cantina della Talosa: l’eccellenza del Vino Nobile di Montepulciano

Dopo un’annata 2020 di grande qualità, Talosa è pronta per la nuova vendemmia: “Avremo grandi soddisfazioni”.

20 Agosto 2021

Cantina della Talosa: l’eccellenza del Vino Nobile di Montepulciano

Dopo un’annata 2020 di grande qualità, Talosa è pronta per la nuova vendemmia: “Avremo grandi soddisfazioni”.

20 Agosto 2021

Cantina della Talosa: l’eccellenza del Vino Nobile di Montepulciano

Dopo un’annata 2020 di grande qualità, Talosa è pronta per la nuova vendemmia: “Avremo grandi soddisfazioni”.

A Montepulciano, in provincia di Siena, nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, succede qualcosa di inaspettato: tra le nicchie e le volte della Cantina Storica di Fattoria della Talosa, dove il Vino Nobile di Montepulciano si affina in grandi botti di rovere, un antico luogo nascosto trova la luce dopo un meticoloso lavoro di recupero, durato oltre due anni e condotto in sinergia con le Belle Arti. Cristian Pepi ci ha fatto da Cicerone in questo viaggio di conoscenza, scoperta e anche storia. Non solo dei vini che qui si producono in omaggio alla tradizione, ma anche del territorio e del tesoro che sotto questa terra è ancora vivo. Dai sedimenti marittimi incastrati nelle rocce, alla perfetta temperatura (14 gradi) che nei sotterranei del paese riesce ad assicurare riconoscimenti internazionali a questi vini, risultato di un costante impegno finalizzato alla valorizzazione del patrimonio viticolo nel rispetto della tradizione e dei valori del territorio.

La principale cantina di affinamento in legno situata nel centro storico di Montepulciano e precisamente nei sotterranei di due palazzi antichi è Cantina Talosa. Lì con l’enologo ed esperto storico dei vini locali Cristian Pepi, abbiamo avuto la possibilità di effettuare un wine tour cittanino nel posto dove si affina il vino come gli antichi. A destra, il Vin Santo di Montepulciano, con una madre tramandata sin dai primi del ‘900 e caratelli altrettanto antichi che rendono questo prodotto unico nel suo genere.

Uno spazio utilizzato come rifugio contro i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, si dipana una volta arrivati al numero 8 di via Talosa, a 20 metri dalla celebre Piazza Grande, dove regna sovrana la cattedrale cinquecentesca. Dello stesso periodo è lo spazio enorme su cui insiste il wine shop di Talosa, che in alcuni tratti diventa un’affascinante sala degustazione scavata nella roccia. Qui, tra gallerie e suggestive grotte di tufo, i winelovers scoprono le etichette storiche di Fattoria della Talosa, acquistabili o degustabili attraverso percorsi guidati o in verticali di specifiche annate per i più appassionati.
Qui si effettuano degustazioni con vecchie annate accompagnate da prodotti locali, ma anche riunioni aziendali e meeting privati, nella privacy più assoluta.

Nella nuova sala appena inaugurata, con suggestivo impianto di lightening, si accede dalla Cantina Storica di Via Talosa, nel cuore di Montepulciano, e scalino dopo scalino, 15 metri sotto terra, si arriva in un luogo speciale: “Siamo riusciti a riportare alla luce questo spazio grazie al racconto appassionato di un nostro vicino, un anziano signore che da bambino ha vissuto la tragedia della guerra e giocava in quelle che oggi sono le nicchie della nostra Cantina Storica – spiega Michele Merola, direttore generale di Fattoria della Talosa –. Abbiamo preso vecchie carte e planimetrie e ci siamo chiesti se, effettivamente, ci fosse un passaggio al di là del muro che chiudeva il tunnel delle bottiglie storiche con l’uscita della cantina. In sinergia con le Belle Arti, siamo stati autorizzati a fare saggi, scavi, indagini e partendo da un’apertura già esistente, abbiamo trovato una stanza vuota subito dietro. Siamo davvero orgogliosi di poter offrire ai visitatori questo nuovo spazio”.

Di proprietà dal 1972 di Angelo Jacorossi – noto imprenditore romano -, Talosa è una tra le prime aziende di Montepulciano ad aver intrapreso il percorso della qualità che ha portato il Vino Nobile di Montepulciano ai vertici dell’enologia toscana e quindi italiana.

Una visita alle cantine di Talosa riporta indietro nel tempo fino al 1500, epoca cui esse risalgono. Le gallerie, interamente costruite a mattoni, si alternano in susseguirsi di volte e nicchie dove trovano posto le botti. Come da tradizione la Cantina Storica ospita grandi botti di rovere nelle quali matura Vino Nobile di Montepulciano. Le botti più vecchie di capacità 115hl, hanno 44 anni di età e grazie ad esse è stata ottenuta la prima bottiglia di Vino Nobile dell’azienda nel 1972.

Il centro di vinificazione si trova in prossimità dei vigneti perchè le operazioni di raccolta e lavorazione delle uve si possano svolgere in modo rapido e funzionale. Uffici e affinamento in botti piccole e bottiglia sono distaccati rispetto al centro di vinificazione in una posizione più limitrofa alle più importanti vie di comunicazione.
La principale cantina di affinamento in legno è invece situata nel centro storico di Montepulciano tra due dei più antichi edifici della città: Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti ed è quella che abbiamo visitato noi e a cui si riferiscono queste foto.

Il sito è talmente antico da conservare ancora sedimenti marittimi di migliaia di anni. Si degusta il vino e si ammirano le volte rocciose di questa cantina nascosta, che conserva crostacei e molluschi di millenaria datazione, attaccati alle pareti.

Di proprietà dal 1972 di Angelo Jacorossi – noto imprenditore romano -, Talosa è una tra le prime aziende di Montepulciano ad aver intrapreso il percorso della qualità che ha portato il Vino Nobile di Montepulciano ai vertici dell’enologia toscana e quindi italiana. Oggi nella sede del centro storico di Montepulciano, Talosa organizza anche visite guidate e degustazioni che abbinano al vino l’eccellenza della gastronomia locale, come salumi e formaggi.

Un nuovo progetto che si realizza sulle etichette del Vino Nobile di Montepulciano 2020 è quello relativo alle Pievi, in omaggio al territorio, alla millenaria tradizione enologica di una città da sempre legata alla produzione vitivinicola e in nome dell’assoluta qualità del vino che qui si produce. Sono 12 le zone identificate con la menzione Pieve, che vedremo nelle etichette del Nobile 2020 a partire dal 2024, una volta terminato l’iter di invecchiamento previsto dal disciplinare: una annata, la 2020, che si prefigura già di altissimo livello qualitativo.

La menzione Pieve, che arriva finalmente in etichetta, è la bellissima conclusione di un progetto grandioso che ci ha visto, fin dall’inizio, al fianco del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – commenta Edoardo Mottini Jacorossi, CEO di Fattoria della Talosa –. Dare visibilità alle Pievi non vuol dire semplicemente accodarsi a un trend che si sta sempre più diffondendo in tutto il Paese, vale a dire l’indicazione del ‘cru’ in etichetta, ma significa valorizzare e promuovere un territorio che ha scritto la storia enologica del nostro Paese. Le Pievi ci ricordano da dove veniamo, in riferimento alle unità geografiche in cui era suddivisa l’area di Montepulciano all’epoca tardo romana e longobarda, e hanno il grande merito di evidenziare, sulla bottiglia, la cultura di una tradizione enologica millenaria. A Fattoria della Talosa siamo convinti che la terza via del Vino Nobile alzerà ulteriormente l’asticella qualitativa della produzione e, da parte nostra, ci attendiamo un vino in grado di proiettare la nostra storia nel futuro: un vino che saprà esaltare le nostre colline e i nostri filari, rendendoci ancora più riconoscibili a livello internazionale”.

14 gradi di temperatura e il 70% di umidità sono naturali e costanti tutto l’anno una cantina privata in cui in un passato non troppo lontano, veniva fatta tutta la lavorazione, compreso l’imbottigliamento e lo stoccaggio delle bottiglie. I sotterranei sono ancora oggi un frigorifero naturale prezioso per la maturazione di questo vino a Montepulciano.


L’annata 2021 alle porte si presenta sotto i migliori auspici e, dopo l’exploit del 2020, Fattoria della Talosa si prepara a un’altra entusiasmante raccolta.

L’annata 2021 è stata fin qui molto regolare, con buone quantità di uva – commenta Michele Merola, direttore generale di Fattoria della Talosa –. Stiamo vivendo un’estate calda, ma molto ventilata e con notevole escursione termica serale: le condizioni ideali per mantenere l’integrità delle uve. Non solo, ma anche in inverno le condizioni meteo sono state particolarmente favorevoli grazie alle piogge frequenti, ma mai rovinose.
Ci attendiamo un’annata in cui il varietale si esprimerà al meglio: aromi e sentori saranno quelli più caratteristici delle nostre tipologie di uve, del nostro terroir, della nostra collina e di questo non possiamo che esserne particolarmente soddisfatti.
In definitiva, posso affermare con piacere che le uve sono in splendida forma e siamo molto fiduciosi che anche la prossima vendemmia darà grandi risultati
”.


“La menzione Pieve, che arriva finalmente in etichetta, è la bellissima conclusione di un progetto grandioso che ci ha visto, fin dall’inizio, al fianco del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – commenta Edoardo Mottini Jacorossi, CEO di Fattoria della Talosa . La vendemmia qui è esclusivamente fatta a mano. Il personale altamente qualificato lavora con grande passione per arrivare ad un obiettivo comune: produrre grandi vini nel rispetto del territorio.
Talosa è il nome di una delle otto contrade del paese di Montepulciano, località in cui si trova la cantina. Il simbolo della contrada, una rosa, compare sulle etichette di Talosa. Talosa, si ritiene sia una trascrizione di Tolosa, la città francese da cui arrivarono i cittadini che si insedierono qui e che avevano come riferimento il fiore che oggi compare sull’etichetta di questo pregiato vino toscano.
Clima mediterraneo che predomina attualmente, in queste cave di Montepulciano si respira però il senso della storia passata. Qui c’era il mare e infatti i sedimenti nella roccia lo testimoniano, come si vede dalle foto. Anche il terreno dove insistono i vigneti è fatto da sedimenti marini pliocenici, con abbondanza di sabbie, soprattutto nelle zone a maggiore altitudine, che hanno un’influenza positiva sulla coltivazione delle uve preziose di questi vini.

FATTORIA DELLA TALOSA – La fattoria sorge in una tra le più belle zone di Montepulciano, ad una altitudine di 350-400 mt s.l.m. L’azienda è stata fondata nel 1972 da Angelo Jacorossi, presidente di Talosa, e oggi è guidata dal CEO Edoardo Mottini Jacorossi. Fattoria della Talosa si estende lungo 33 ettari di vigneti che producono il Vino Nobile di Montepulciano e Riserva, una piccola produzione di Nobile di Montepulciano “Filai Lunghi”, una selezione che può essere vinificata solo quando la stagione lo permette, il Rosso di Montepulciano e il “Pietrose”, che nasce da uve merlot in purezza. Da non dimenticare il Vinsanto e il Vinsanto Riserva, una vera specialità della casa. La Cantina Storica, nel centro di Montepulciano, accoglie i winelovers per visite e degustazioni, mentre Villa Talosa è la splendida residenza immersa nei vigneti che offre ai visitatori un soggiorno indimenticabile.

La nuova sala è destinata anche alla maturazione dei vini e ospita una vasca in cemento per l’affinamento del Pietrose, vino prodotto da uve merlot in purezza, nella sua fase finale, dopo la maturazione in botte di legno e dei barriques selezionati per la maturazione del nuovo Vino Nobile Chiusino. Oggi in Cantina Storica continuano a trovare posto le botti per l’affinamento del vino, le più datate delle quali raggiungono i 44 anni di età da cui è stata ottenuta la prima bottiglia di Vino Nobile dell’azienda, nel 1972.

Tra le etichette spicca il Rosso di Montepulciano D.O.C., prodotto in località Pietrose Montepulciano
in un tipo di terreno a medio impasto di origine pliocenica. I vitigni che lo compongono sono così suddivisi: Sangiovese 85% – Merlot, Canaiolo 15%. Sono situati a un’altitudine di 350/400 metri sul mare. Fermentazione di 10-15 gg. a temperature controllate. Fermentazione malolattica in acciaio. Segue la maturazione in acciaio, botte grande e tonneaux per minimo 3 mesi.
I nomi forti della degustazione in loco:
Rosso di Montepulciano Doc
Vino Nobile di Montepulciano Docg
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg
Vino Nobile di Montepulciano “Filai Lunghi” Docg o IGT “Pietrose” Super Tuscan
Vin Santo di Montepulciano Doc
Vin Santo di Montepulciano Riserva Doc

Per prenotare un tour in cantina storica a Montepulciano, qui. Fotoservizio on location: Christian D’Antonio e Mr Shuffle per The Way Magazine, estate 2021.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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