Ad Ama, antichità e scenari incontaminati si fondono in un’esperienza di degustazione e accoglienza uniche presso il Castello di Ama, una delle primarie location di ristoro di classe in provincia di Siena.
L’arte, il paesaggio, la sapienza del vino sono presenti in questi luoghi da sempre. L’origine etrusca certifica la presenza di un borgo fortificato in epoca preromana. La bellezza e l’unicità di Ama affascinò quattro famiglie di origine romana, a inizio anni Settanta del Novecento, che unite dalla passione per il vino rinnovarono vigneti e metodi produttivi, costruendo la nuova cantina per vincere la sfida di produrre il Chianti Classico e riportarlo agli antichi splendori.
Vigneto Bellavista, Vigneto La Casuccia, L’Apparita e Haiku offronto una visione del territorio Chianti Classico innovativa nel cuore della Toscana. Qui si viene per assaggiare questo nettare prezioso e ammirare la collezione d’arte costituita dai più prestigiosi lavori dei contemporanei mondiali, come Kapoor, Bourgeois, Buren, Pistoletto, Geers
La bellezza del luogo mosse la passione di Tomaso Carini ad iniziare una nuova avventura rivolta alla produzione enologica, non dimenticando la tradizione: sulla etichetta dei vini e come simbolo del Castello di Ama, campeggia, stilizzato e graficizzato dall’artista Gian Carozzi, il cavaliere Guidoriccio da Fogliano dipinto da Simone Martini nell’affresco del Palazzo Pubblico di Siena intorno al 1330.
Settantacinque ettari di vigne che abbracciano il borgo, ad un’altitudine di 420-527 metri generano vini unici, di carattere, dal lungo invecchiamento. Ma non c’è solo produzione di vini. Visitando questo luogo si può vivere nella sua interezza la splendida realtà del Castello di Ama: le cantine di vinificazione e di invecchiamento, il borgo con le sue chiesette, le ville settecentesche ed i loro giardini.
Il Ristoro di Ama si trova al centro del piccolo Borgo. Qui si celebra una cucina orientata ai sapori del territorio con i grandi vini del castello.
L’arte si spande silenziosa lungo le strade, dentro piccole chiese e nelle cantine. Il Borgo di Ama diventa uno scrigno a cielo aperto mentre Villa Ricucci è immersa nel silenzio della campagna chiantigiana e nei vigneti del Castello di Ama. Il Salone settecentesco della villa accoglie gli ospiti in un’intima dimensione familiare, oggetti di design si fondono con affreschi preziosi del Settecento, mobili antichi e un soffitto a cassettone unico nei dettagli