Il Progetto per la Bellezza di Brunello Cucinelli ci ricorda di quanto bene la moda italiana possa fare all’ambiente e al posto da cui deriva. L’azienda del “filosofo del cashmere“, come viene chiamato da tutti nell’ambiente, ha salvato la valle di Solomeo, un posto incontaminato e fermo nel tempo che la ospita. Ci sono voluti tre anni di lavoro per trasformare nel rispetto dell’ambiente, i luoghi abbandonati in luoghi vivi. A giugno verrà presentato il tutto in forma ufficiale.
Attorno al 2010, per il suo crescente sviluppo, l’azienda venne trasferita definitivamente nella valle, che era già quasi interamente industrializzata. Nacque allora l’idea di Brunello del Progetto per la Bellezza, dopo che l’imprenditore aveva già sostenuto l’arco etrusco di Perugia e altri progetti meritevoli. Dal 2015 la seconda fase del progetto ha demolito sei edifici industriali e ha previsto la realizzazione di tre parchi ai piedi dell’antico borgo. Così è nato il Parco dell’Industria, un giardino di Solomeo, borgo medievale in provincia di Perugia che si estende sino alla valle (35.000 metri quadrati ripiantati a verde).
C’è poi il Parco dell’Oratorio Laico con un piccolo stadio senza barriere immerso in sei ettari di boschetti e prati, dedicato all’attività sportiva di giovani. Adiacente al parco dell’Oratorio Laico vi saranno coltivati circa settanta ettari di terreno destinati ad orti, vigneti, oliveti e frutteti diffusi come alberata. La terra sarà coltivata con rispetto per la natura ed i prodotti saranno destinati al consumo locale ed alle mense aziendali.
Il Parco Industriale comprende la nuova sede dell’azienda armonicamente inserita in un vasto giardino, con il quale è connessa grazie alla serie ininterrotta di ampie finestre.
Il Parco Agrario è cosparso di frutteti rigogliosi, arricchito da dorati campi di grano e argentee distese di erba medica, percorso da una vigna in forma di labirinto e un oliveto piantato in cerchio che ricorda il mondo. Infine il Parco dell’Oratorio Laico, dotato di un complesso arboreo che circonda un piccolo stadio aperto, rappresenta la parte ricreativa dedicata in particolare ai più giovani. Qui l’antico genio dei luoghi è tornato a parlare a chi vuol ascoltare il suo canto di vento, di sole, di luna, di cicale, di pioggia, di profumo di fieno e di fiori.