Architetture congeniate per impressionare, paradisi terrestri da esplorare mimetizzati, comfort personale che si spinge sempre più oltre. Gli hotel di lusso, che siano in piccole catene o espressioni di grandi corporation, dimostrano vivacità e inventiva a livello globale. Per le nuove aperture 2024 (e in avanti) c’è corsa allo stupore. Ecco quanto è emerso dagli incontri all’ILTM di Cannes edizione 2023, la fiera degli addetti ai lavori dell’industria dei viaggi di alto target mondiali.
Leela
Tutti i premi ricevuti da questa catena indiana sono sicuramente dovuti all’esperienza diversa che ogni hotel riesce a offrire ai turisti. Nel brand Leela ci sono 12 destinazioni, divise tra città e resort nella natura, compresi i due hotel nuovi aperti l’anno scorso a cui si aggiungerà una nuova apertura nel Sikkim alle falde dell’Himalaya nel 2025.
Altra caratteristica di questo lusso esperienziale declinato alla maniera indiana sono gli investimenti nell’arte. Trovandosi in uno dei mercati più in ascesa per la compravendita di opere, la catena stima di aver speso finora 15 milioni di dollari in pezzi d’arte posizionati negli hotel.
Nel post pandemia il wellness è diventato un settore sempre più rilevante per i clienti e il cibo e la creazione dei menu appropriati sono diversificati nell’ambito delle destinazioni Leela. Unico tratto comune: ovunque gli ospiti sono invitati a riprendere ogni sera il rituale dell’accensiine di fiammelle per portare buon auspicio.
Six Senses
Six Senses ha la filosofia del soggiorno multisensoriale e conferma questa sua vocazione per le nuove aperture. Di recente, l’arrivo a Roma con hotel a piazza san Marcello disegnato da Patricia Urquiola, ha mosso molte aspettative. Nadia Frisina è la chef di origini siciliane che si occupa del servizio culinario del Bivium, che tanto successo sta avendo. Six Senses a novembre 2024 annuncia il primo resort in Arabia Saudita con impronta sostenibile e possibilità di vivere il deserto in maniera discreta.
Nel 2024 a maggio nell’isola Grenada in America, aprirà un nuovo hotel ispirato al mood caraibico e sapori peruviani. Sempre pronto a sbarcare dove c’è hype, Six Senses annuncia l’arrivo a Kyoto in primavera in uno dei quartieri più affascinanti, il distretto Higashiyama. Ci sarà anche SPA tematica. Molto atteso il recupero di uno dei primi, storici centri commerciali di Londra, vicino ad Hyde Park (si chiamava Whiteley’s) che a ottobre 2024 rivelerà un nuovo hotel della catena. A essere incaricati del restauro, che ha lasciato la facciata originaria, Foster + Partner’s. Questo sarà uno dei punti di attrattiva del posto: gli interni uniscono l’eredità art d’eco del’ambiente storico con approccio più nuovo non convenzionale e non strettamente dal sapore British.
Il nuovo programma di fidelizzazione della catena (“Six Senses Space”) debutterà in un social club. E nelle destinazioni più esotiche è allo studio una nuova offerta di spiritual wellness.
Melià
Andre Philippe Gerondeau, direttore operativo di Melia Hotels International SA, a Cannes è stato chiaro: “Portiamo lo stile mediterraneo e il lusso spagnolo nel mondo: abbiamo 9 brand tra cui Gran Melià , Me, e il nuovo Zel, da ‘cielo’, che è aperto a Maiorca con l’obiettivo di ricreare l’atmosfera delle case vacanze del mediterraneo“.
Il momento d’oro della catena è sugellato dalla recente apertura di Palazzo Cordusio a Milano, all’interno del centralissimo palazzo Venezia (ex sede storica di Generali), con 84 stanze e grande vista sul Duomo.
Gran Melià invece sbarcherà a Nha Trang nel Vietnam. Mentre nel 2024 il primo hotel grattacielo (firmato da Zaha Hadid Studio) sbarcherà nella parte vivace di Malta chiamata San Julian. Nella seconda metà dell’anno, sempre sotto il marchio ME, aprirà una nuova proprietà a Lisbona.
Paradisus, il brand dei resort Melià dai Caraibi per la prima volta apre in Europa a Salinas (Lanzarote), annunciato per l’anno prossimo, più un museo che un hotel con architettura d’autore.
The Lux Collective
The Lux Collective, con base a Dubai, è una compagnia di management dell’hotellerie che comprende quattro brand: LUX* Resorts & Hotels, SALT Resorts, Tamassa Resorts, Socio.
Changzou in Cina, vedrà una nuova apertura improntata allo slow travel, lungo un fiume incantato per vivere la metropoli in maniera diversa. Tra le attese aperture, una in Oman (Al Jabal), che sta diventando il nuovo paradiso per i turisti di lusso.
Capella Hotel Group
Conoscere il territorio e autentiche esperienze culturali con tutti i sensi coinvolti, anche la spiritualità, è la mission delle nuove aperture di Capella Hotel Group, che ha diverse proprietà in Australia e nelle più rinomate regioni del Sud Est Asia. La proprietà simbolo della catena è diventato il grande hotel di Singapore, riconoscibile per il grandioso stile coloniale nella città. Il Capella Bangkok avrà come sfondo il fiume della città, mentre nel cuore della capitale dell’arte del Vietnam è aperto il Capella Hanoi, con interni disegnati da Bill Bensley. Altri hotel di richiamo è quello di Shanghai, inserito nel cosiddetto quartiere delle French Villa, dove imperversa l’architettura Shikumen, che sul finire dell’Ottocento mescolò tradizioni locali ed estetica occidentale. Grande notizia per gli italiani: aprirà Capella Florence.
Nobu
Nobu aprirà a New York nel 2025 con 145 camere, una spa attrezzata e un centro fitness. Lisbona in un nuovo punto di attenzione della città e Punta Cana (Repubblica Dominicana) sono le big news che si concretizzeranno entro il 2025. Una nuova proprietà Nobu sarà pronta lungo via Veneto, a Roma, entro il 2025. Al momento il progetto più avveniristico è quello di Amburgo, chiamato the Nobu Hotel Elbtower Hamburg.
Soneva
Più che nuove aperture, l’enfasi di Soneva, il gruppo che ha lanciato la prima SPA alle Maldive negli anni Novanta. Un approccio che unisce un’esperienza di benessere trasformativa e personalizzata al relax. Questo sarà alla base del progetto Soneva Soul che riguarderà i centri benessere del gruppo nel mondo. Creare slow life fantasiosa e attrattiva è la mission del concetto nuovo di viaggi di lusso promosso dal brand.
Minor Hotels
Con più di 530 hotel in tutto il mondo, Minor Hotels ha una capacità di ricezione enorme. Di recente riapertura è stato l’Anantara Nice, che era il posto del cuore di Coco Chancel. Dopo attenta ristrutturazione, la location vicino Promenade des Anglais, aperta sin dal 1848 per tutti gli europei che venivano a fare la villeggiatura in Costa Azzurra, è in pieno splendore ora. A marzo 2024, apre Anantara a Vienna. Più piccolo ma molto pittoresco, il ritiro chiamato Anantara Santorini con sole 22 esclusive stanze: richiama colori e architetture greche ma è in apertura ad Abu Dhabi. C’è anche l’Italia nei progetti del brand: per l’ingresso del mercato italiano è stato scelto Porto Piccolo a Trieste, con 58 camere e 73 appartamenti, in una proprietà già esistente. Ora è marchiato Tivoli, per la prima volta in Italia.
Dorchester
Una compagnia che ha 9 hotel ma li gestisce direttamente e ha la proprietà del suolo e delle mura: Dorchester è sempre più all’avanguardia nelle novità del turismo di lusso.
The Lana aprirà a Dubai il primo febbraio 2024 e porterà per la prima volta il brand nel Medio Oriente. L’architettura è a nome di Norman Foster, gli interni dei famigerati francesi Gilles & Boissier. Un arrivo sul mercato molto atteso (apertura preventivata nel 2020), che assicurerà esperienza culinaria unica nella zona con tre chef di richiamo.
Al Dorchester London, il general manager Luca Virgilio è orgoglioso di tirare le somme dei primi anni di riapertura (2021): qui oltre a viaggiatori cosmopoliti, arrivano tanti londinesi che vivono gli spazi e si danno appuntamento dentro gli ambienti degli anni 30. Nell’ultimo anno le innovazioni non sono mancate: è stato aperto un flower corner e una rivendita di dolci. Il mitico bar con lo stretto legame con gli attori di James Bond continua a essere una delle attrazioni principali.
Il manager italiano annuncia che entro l’anno prossimo ci saranno nuovi modi di vivere il grande rooftop, con un tetto retrattile e tanti nuovi posti. Il clima cambia, le esigenze pure: al posto del parcheggio interno la dirigenza ha fatto ampliare il giardino, una mossa molto apprezzata in pieno centro di Londra. Tra l’altro l’operazione ha un legame con la città, perché stilisticamente somiglia alle famose ‘square’ che ci sono nei quadrilateri dei quartieri chic della città.
Hotel Eden di via Ludovisi (vicino via Veneto) a Roma, è un altro dei fiori all’occhiello della catena. Dopo un attento restauro, il bel palazzo che domina la capitale è uno dei luoghi di prestigio più ammirati dell’hotellerie romana. Grande aspettativa per Dorchester che arriva a Tokyo: nel 2028 ci sarà l’apertura nella torre più alta del Giappone.
Auberge
Una collezione di hotel indipendenti con una narrativa diversa. Questo è Auberge, che nel 2025 ha annunciato l’arrivo in Texas, il mercato del lusso più in crescita degli USA. L’hotel che aprirà si chiamerà The Knox. Per una nuova apertura nella Carolina del Sud, The Dunlin (giugno 2024) grandi firme sono state chiamate: per progettare il resort è stato scelto il famoso architetto Robert Glazier. L’acclamata designer Amanda Lindroth è stata selezionata per guidare il design degli interni.
In Europa grandi novità: l’ultima apertura di rilievo riguarda un castello del 1200 in Francia a Massignac con una collezione d’arte spettacolare. A Firenze invece, a metà 2024, Auberge arriva in una location a pochi minuti a piedi dal centro ma molto silenziosa. Si chiamerà “Collegio alla querce”, un omaggio al vecchio utilizzo scolastico della struttura.